4.2.10

Barzellette sovietiche (da "Lavoratori di tutto il mondo, ridete" di Moni Ovadia)


Nel 2007 Moni Ovadia pubblicò per Einaudi sotto il titolo Lavoratori di tutto il mondo, ridete le barzellette sovietiche che aveva pazientemente ricercato e raccolto per anni, barzellette nate nell'Urss e nel mondo comunista nel corso dei suoi 70 anni di vita che ne smontano la propaganda e la retorica. Alcune valgono come documento storico, se non addirittura archeologico, altre fanno tuttora ridere, adattabili come sono ad altri soggetti, ad altre latitudini, ad altre ideologie.


Anniversario

In occasione dell'anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, in un villaggio si tiene una riunione del Soviet locale, il cui presidente prende la parola. "Cari compagni, guardate quante strepitose conquiste ha ottenuto il nostro partito dopo la rivoluzione. Per esempio ecco davati a noi Marja. Chi era prima? Una contadina analfabeta, con un solo vestito e senza scarpe. Adesso è un esempio di lavoratrice della mungitura, nota in tutta la regione. E guardate Ivan Andreev. Era il più povero del villaggio: non aveva cavalli, non aveva mucche, non aveva neanche un'oca. Ora guida un trattore e ha due paia di scarpe. E guardarte Semen Alekseevic. Cos'era costui? Un orrendo teppista, un ubriacone schifoso, uno sporco fannullone. E adesso guardatelo: è il segretario del partito".


Stalin 1

Stalin ha ricevuto la delegazione delle Repubblche caucasiche dell'Unione sovietica. Congedati i delegati cerca la pipa per farsi una fumata, ma non riesce a trovarla. Alza il telefono, chiama Berija, il capo del Kgb, e gli dice: "Laurent Pavlovic, non trovo più la mia pipa. Fate qualcosa". Il giorno dopo Stalin richiama Berija e gli dice: "Laurent Pavlovic, mi dispiace avervi disturbato, ma stamattina, aprendo un cassetto della mia scrivania, ho trovato la pipa". E Berija, con tono di rincrescimento: "Che peccato, compagno Iosif Vissarionovic, avevo già arrestato venti persone e tutte avevano confessato".

Stalin 2
Stalin convoca il compagno Karl Bernardovic Radek e gli dice: "So che mettete in giro storielle su di me. Ciò è intollerabile". "E perchè?". "Come perchè? Io sono il grande leader, maestro e fratello di tutti i popoli". "Ah, no, compagno Stalin - dice Radek - questa non l'ho messa in giro io".


Botta e risposta
"Andrà sempre peggio" - grida il pessimista. "Non può andare peggio" - risponde l'ottimista.

Breznev 1

Dopo aver tenuto un discorso ai quadri del partito, Leonid Breznev si infuria con il compagno che gli prepara i discorsi. "Compagno, vi avevo chiesto un discorso di 15 minuti e invece è durato un'ora. Il compagno si giustifica: "Be', Leonid Ilijc, io del discorso ve ne ho dato 4 copie".

Breznev 2
Leonid Ilijc Breznev tiene un discorso di saluto agli atleti del mondo che partecipano alle Olimpiadi di Mosca nel 1980: "O... O...O...O...O...". L'assistente gli sussurra: "Compagno Leonid Ilijc, quelli sono gli anelli olimpici... Il testo è un po' più in basso".

Breznev 3
Breznev chiama un gruppo di cosmonauti sovietici e dice loro in un tono serio e compreso: "Compagni astronauti, gli americani sono sbarcati sulla Luna. Non possiamo permetterci un simile smacco. Abbiamo deciso che voi prenderete parte a una missione per sbarcare sul sole". Terrorizzati, i cosmonauti rispondono: "Ma, compagno Leonid Ilijc, se andremo sul sole, ci carbonizzeremo". "Non preoccupatevi - dice serio Breznev - il partito ha pensato a tutto. Sbarcherete di notte".

Adamo ed Eva
Di che nazionalità erano Adamo ed Eva? Quasi sicuramente sovietici. Solo i sovietici possono camminare a piedi nudi, le chiappe nude, senza un tetto sopra la testa, avendo da mangiare solo una mela in due e continuare a gridare che vivono in Paradiso.

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