16.1.12

Fantastico italiano. "Sono tutti morti". Calvino e la finestra.

Nel settembre del 1984 Italo Calvino partecipò in Siviglia a un convegno sulla letteratura fantastica cui era presente la massima autorità vivente in materia: Jorge Luis Borges. La relazione di Calvino venne - in gran parte - pubblicata da "la Repubblica" il 30 di quel mese. Riprendo qui la citazione con cui il testo si chiude da un libro che Calvino giudica il "solo libro italiano dell'Ottocento, in grado di figurare nel fantastico 'nero' internazionale". (S.L.L.)

Allora si affacciò alla finestra una bella bambina coi capelli turchini e il viso bianco come un'immagine di cera, gli occhi chiusi e le mani incrociate sul petto, la quale, senza muovere punto le labbra, disse con una vocina che pareva venisse dall'altro mondo: "In questa casa non c'è nessuno. Sono tutti morti."
"Aprimi almeno tu!".
"Sono morta anch'io".
"Morta? e allora che cosa fai costì alla finestra?".
"Aspetto la bara che venga a portarmi via".

Da Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio

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