5.8.11

La Casta dei Casti (e delle Caste). Una lettera al "manifesto".

La lettera di un lettore (Giovanni Mainetto) a “il manifesto” del 22 luglio scorso pone una domanda. Meriterebbe una risposta perfino dall’alto dei cieli, ma quasi certamente non la riceverà. Da nessuno. (S.L.L.).  
Giustamente il popolo tartassato si indigna perché i politici dovrebbero dare per primi il buon esempio cancellando i propri privilegi, così da aver poi le carte in regola per poter imporre al Paese i "necessari" sacrifici. C'è chi ha calcolato il costo complessivo della politica in Italia: la cifra si aggirerebbe intorno ai 50miliardi di euro l'anno (“Il Sole 24Ore” ha contato 23 miliardi mettendo insieme solo le indennità, i vitalizi, gli affitti, le auto blu e le spese per gli enti territoriali). C'è poi chi ha stimato quanto costino al Paese l'evasione fiscale (dai 100 ai 2-300 miliardi/anno di cui 50 solo di redditi non dichiarati all'Irpef accertati dalla Gdf nel 2010) e le mafie (stima difficile e rischiosa: si dice intorno ai 300 miliardi). Nessuno, ma proprio nessuno ha mai calcolato in modo attendibile quanto costi agli italiani tenere in piedi la Chiesa Cattolica. Una stima di Odifreddi, molto approssimata per difetto, parlava di qualcosa come 10 miliardi di euro all'anno. Inoltre, tutti ci dicono che i tagli vanno fatti laddove si annidano le spese più improduttive: e cosa ci sarà mai di più improduttivo che mantenere in piedi un'organizzazione che, per definizione, si occupa solo di un bene così immateriale com'è l'aldilà? Per giunta se ne occupa solo per quella minoranza di italiani che ci crede davvero, ma facendo ricadere il costo su tutti i contribuenti. Allora, se non ora, quando ci decideremo finalmente a riprendere anche alla Casta dei Casti qualcosina del maltolto?
Giovanni Mainetto

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