13.3.13

Il pusillanime (S.L.L. - stato di fb)

Ma ditemi, voi che seguite le cose da vicino, davvero Napolitano ha avallato la pretesa di Berlusconi di occuparsi delle sorti del paese senza impicci giudiziari? Oppure ha detto ovvietà tipo "A Berlusconi sia permesso di occuparsi, il processo sia giusto, si rispetti la legge e la magistratura"?


Quello che ho capito è che il pusillanime non ha detto quanto avrebbe dovuto dire. Non ha detto che la manifestazione di Milano è illegale e che le forze dell'ordine avrebbero dovuto impedirla. Non ha detto che, di questo passo, domani potremmo assistere a Napoli a manifestazioni camorristiche a pro di Cosentino fin dentro il tribunale, fin davanti all'ufficio dei pm.

1 commento:

Anonimo ha detto...

1. A perpetuale infamia e depressione de li malvagi uomini d'Italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli cagioni. 2. La prima è cechitade di discrezione; la seconda, maliziata escusazione; la terza, cupidità di vanagloria; la quarta, argomento d'invidia; la quinta e ultima, viltà d'animo, cioè pusillanimità. E ciascuna di queste retadi ha sì grande setta, che pochi sono quelli che siano da esse liberi.

Così Dante nel capitolo XI del Convivio.E nella setta dei malvagi annovera pure questo campione della gran setta
dei sinistrati d'Italia!

M. Fratta

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