9.3.14

Erodoto: Perché i gatti in Egitto rubano e uccidono i propri piccoli...

Qui Erodoto fa l’etologo oltre che l’etnologo e dà conto dei comportamenti animali oltre che delle umane costumanze, anche se utilizza fonti piuttosto fantasiose. La descrizione delle abitudini parasessuali dei gatti forse deriva dallo speciale legame tra le mamme micie e i loro cuccioli. Che i gatti degli egiziani balzassero nelle case in fiamme è probabilmente una leggenda ispirata all’attaccamento dei gatti verso la casa.
Non c'è da meravigliarsi che Erodoto si diffonda a parlare dei gatti: da lungo tempo i gatti erano addomesticati in Egitto, ma non in Europa o nell'Asia Minore. Per i greci  tenerli come animali domestici era allora una bizzarìa esotica e il loro comportamento poteva essere oggetto di curiosità.
Dall'Egitto il gatto, come animale domestico, si diffuse probabilmente dapprima verso oriente, soprattutto in Arabia. Come è noto, era l'animale preferito di Maometto. Dal IV secolo dopo Cristo è documentato in Palladio, con l’uso – per la prima volta – del temine cattus, l’arrivo dell’animale in Italia. Solo molto più tardi giunse anche nei paesi del nord. (S.L.L.)

Gli egiziani tengono molti animali domestici, ma ne avrebbero ancora di più se il numero dei gatti non continuasse a diminuire. E questo avviene per la seguente ragione : quando le femmine hanno avuto i piccoli, non vogliono più accoppiarsi col maschio. 
I maschi cercano invano di accostarsi ad esse, ma non riescono a trovarne il modo. Per poter quindi conseguire il loro scopo ricorrono a un'astuzia : rubano alle gatte i piccoli e li uccidono, senza però divorarli. Allora le femmine, che hanno perduto i piccoli e ne desiderano degli altri, tornano ad accostarsi ai maschi, poiché questi animali hanno un desiderio particolare di avere figli.

Se poi scoppia un incendio, i gatti hanno un comportamento molto singolare. Gli uomini si pongono tutt'attorno alle fiamme e non si curano di domare l'incendio, ma badano solo ai gatti : e questi sgusciando fra le loro file o balzando sopra le teste si gettano nel fuoco. Quando questo avviene, gli egiziani sono colpiti da grave lutto. 

Storie, II, 66

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