7.12.16

Governo (stato di fb 5 dicembre 2016)

Come spesso succede, continueranno per un po' le esasperazioni propagandistiche del prereferendum. Dicono "Adesso lo facciano loro, Grillo, Brunetta, Fassina, Salvini, D'Alema il governo". E per giunta ci mettono Casa Pound, come se avesse una rappresentanza parlamentare.
Come dire che la faziosità offusca il cervello di persone che sono normalmente di assoluto buonsenso.
Nel 47 DC, PSI, PCI votarono insieme la Costituzione mentre il confronto tra Scudo Crociato e Blocco del popolo si faceva durissimo; altro che governo insieme. Quelli dell' "accozzaglia" tra loro neanche si parlano, non hanno dovuto trovare alcun accordo su alcunché; si sono limitati a votare No alla riscrittura della Carta, ciascuno per conto suo e per ragioni sue.
Se c'è una difficoltà politica, meglio sarebbe imputarla all'avventurismo di Renzi e di Napolitano, per la riforma della Costituzione che hanno escogitato e per l'azzardo di impegnare direttamente il governo nella stesura delle regole di tutti e per tutti.
Quanto al governo da fare - perché bisogna farlo - è ovvio che la responsabilità preminente è del Pd, che conserva alla Camera l'ampia rappresentanza conseguita al tempo di Bersani, anche grazie al Porcellum, e che anche al Senato è maggioranza relativa. Credo che lo farà, che non si metterà a gridare "Al voto, al Voto", come quell'opportunista di Grillo a cui - adesso - va bene anche votare con l'Italicum su cui fino a ieri giustamente usava parole di fuoco. Il Pd dovrà abbandonare, alla base e al vertice, l'illusione di avere trovato il capo che metta in riga tutti. Quel capo (che ha scelto come sodali Marchionne e Confindustra e trattato da nemici i dirigenti della Cgil) non è all'altezza, per cultura e per moralità, non è in grado di guidare un partito di centrosinistra. Ma, per fortuna, non è neanche parlamentare e non mancano nel partito intelligenze e responsabilità.

E al Quirinale c'è Mattarella, sulla cui sensibilità democratica si può scommettere.

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