30.12.09

Confessione. Una poesia di Cesare Genovese (1927-1999)


Avverto a volte,
nel segreto della mia mente,
la presenza
dei sentimenti
che onorano l'uomo.

Se ti dicessi
qual sono
chissà come ne saresti orgogliosa!
Avresti per me
la facile
ammirazione,
che adesso mi neghi.
Ebbene, ascolta:
detesto, allora,
l'ingiusto
e fremo d'inutile sdegno.

Vorrei che a me intorno
vi fosse soltanto bontà.
Piango se un bimbo piange
sospiro
pensando
a leggi
che inique, talvolta,
governano il mondo.

Ma sono pensieri fuggevoli.
Durano, a stento,
per qualche momento
e non più.

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