7.9.10

150 anni dopo. Garibaldi a Napoli. L'omaggio di Liborio Romano (di Giorgio Bocca)

Liborio Romano

A Napoli Garibaldi arriva in treno da Salerno, il 7 settembre del 1860. Non alla testa di sette camicie rosse, come si è scritto, ma in compagnia del sindaco, del comandante della guardia nazionale e dei suoi tutori inglesi guidati da Evelyn Ashley, segretario di lord Palmerstone. E con la reverente genuflessione del ministro di polizia dei Borboni, sua eccellenza Liborio Romano che così ha scritto: “All’invittissimo generale Garibaldi, dittatore delle Due Sicilie, Liborio Romano, ministro dell’interno e polizia. Con la maggior impazienza Napoli attende il suo arrivo, per salutarla il redentore d’Italia e deporre nelle Sue mani il potere dello Stato e i propri destini. Mi attendo gli ulteriori ordini suoi e sono, con illimitato rispetto di Lei, Dittatore infittissimo, suo Liborio Romano”.

L’Italia ha il suo 25 luglio ancor prima di nascere: in grembo si porta per sempre la filosofia della polizia borbonica che sarà poi monarchica, fascista e repubblicana con possibili, anzi doverosi, passaggi fra democristiani, socialisti e, ove occorrendo, comunisti dello stimatissimo onorevole Pecchioli. Fedele servitrice del potere fino a che si annunci, inequivocabilmente, il passaggio delle consegne a un potere nuovo, ma non troppo: la galera come istituzione eterna, le questure come camere di compensazione di chi emerge e di chi si inabissa, il ministro di polizia come l’indispensabile pedagogo di coloro che in nome della libertà e del popolo si impadroniscono del governo e perciò hanno bisogno immediato di qualcuno che gli disbrighi la repressione e assicuri l’ordine. […]

La polizia e il popolo voltagabbana assicurano i miracoli quasi sempre incruenti dei regimi che cambiano e del vecchio stato che rimane. tocca anche all’eroe dei due mondi. Lo mettono in guardia: il comandante borbonico ha i cannoni puntati sulla stazione ferroviaria. “Ma che cannoni”, dice Garibaldi, “quando il popolo accoglie così non ci sono cannoni. Sicuro, tutto sta a saperlo prima.

-

Da San Garibaldi guerrigliero in "la Repubblica", 25 maggio 1982.

Nessun commento:

statistiche