24.2.14

Così ridevano in Lombardia. Barzellette dell'Ottocento

Antonio Ghislanzoni (1824 – 1893) fu un poeta, librettista, scrittore e baritono lombardo vicino alla Scapigliatura democratica, ardente nel suo anticlericalismo e nel suo odio per le consorterie politiche e notabilari, con una forte vocazione per l’umorismo.  La sezione “Album” del Libro allegro, edito a Milano nel 1878, altro non è che una raccolta di barzellette. Ho selezionato da lì alcune amene storielle. (S.L.L.)

Dopo la recita
La folla esce dal teatro. - Si ode uno strillo di donna. - Un signore pallido d'ira si volge ad un giovane che gli sta dietro e lo apostrofa vivamente.
Intervengono i questurini.
- Che è stato?..
- Questo mascalzone ha osato pizzicare mia moglie in certo luogo....
L'accusato diventa rosso, non sa come scusarsi, poi, volendo in qualche modo attenuare la sua colpa: «Signori, esclama con voce commossa, li prego di perdonarmi, io sono pizzicagnolo di professione.

Nel vicolo di San Fedele
Un accattone stende la mano ad un agente di borsa chiedendogli per l'amor di Dio la elemosina di un soldo.
L'agente gli getta nel cappello due monete di rame, dicendogli: - Prendi, per questa volta; ma ricordati che il pane ciascuno ha l'obbligo di guadagnarselo col sudore della fronte.
- Che vuole? risponde l'accattone intascando la moneta; ho la traspirazione difficile.

Al caffè Biffi
Stamattina, ho fatto colazione al caffè Biffi col dentista B.
Entrano due provinciali, un uomo in sulla cinquantina e una signora di mezza età. - Vanno a sedere al tavolino che ci sta di fronte e si fanno servire una frittura di cervella.
- Come si abbigliano goffamente certe donne di provincia! dico sottovoce all'amico, volendo alludere alla signora testè entrata.
- E dire che tanto il signore come la signora debbon esser persone assai ricche....
- A giudicarne dall'esteriore, non parrebbe....
- L'esteriore inganna, risponde l'amico - vedi!... solamente nella bocca quei due tengono un capitale di circa quattrocento lire in denti rimessi.

In osteria
Un vedovo, tornando dal cimitero dove è andato a deporre una corona sulla tomba della moglie, incontra un vecchio amico di casa.
- Andiamo a berne una bottiglia in compagnia, dice l'amico vedendo che l'altro ha gli occhi rossi - ti farà bene....
Entrano in una osteria - vuotano una bottiglia.... poi un'altra.... poi un'altra. - E, il vedovo, riparlando della cara consorte, si scioglie in pianti e singhiozzi.
- Ma via! datti pace! - dice l'amico - alla fine....
- Tu la conoscevi, non è vero?... Tu sai quanto era bella....
- Diamine! ero sempre in tua casa....
- Tu sai quanto era buona e spiritosa; ma non puoi sapere quanto ella fosse amabile ed espansiva in certi momenti....
- Eh! so anche questo.... so anche questo! esclama l'altro....
E ricominciarono a piangere tutti e due, vuotando una quarta bottiglia.

La pulce nell’orecchio
In una festa da ballo di famiglia, ho raccolto il seguente dialogo:
- Sai, Edmondo; mio padre vorrebbe che io sposassi quel brutto coso, che poco fa ha ballato con me la galoppe.... Lo dicono tanto ricco.... tanto ricco....
- Ricco!... Ma se ha sciupato tutto il suo patrimonio!... Ma se non ha più un soldo!... Ma se è pieno di debiti sino ai solini!... Lascia fare, Carolina.... Io troverò il modo di informare tuo padre.... C'è qui una persona, un suo amico, che questa sera istessa comincierà a mettergli una pulce nell'orecchio...
- Ma l'avrà, poi?...
- Che cosa?
- La pulce....
- Diceva.... per modo di dire....
- Perché.... in caso di bisogno... io sento d'averne una dentro una calzetta....

Annibale
Annibale B.... è famoso pe' suoi lapsus linguæ.
Un giorno, parlando della Sicilia, gli scappò detto: «quest'isola tempo fa era unita al continente, ma poi ne fu staccata in seguito ad uno spaventevole cataplasma».
Un'altra volta, descrivendo un palazzo: ciò che più si ammira, diceva, è il balcone di mezzo, sostenuto da due magnifiche cantaridi....
E parlando di una sua villa: «La posizione del giardino non potrebbe essere più amena - si vedono tutti i colli della Brianza, il Resegone di Lecco e buona parte delle Alpi eretiche».
I parenti si congratulavano con lui per la nascita del suo terzogenito. - Grazie! grazie! rispose - ma mi pare che mia moglie cominci a diventare troppo prolissa.
Un amico gli chiese un giorno di qual modo riuscisse a conservare i denti sempre nitidi e bianchi. - Me li scialacquo mattina e sera con acqua e aceto.

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