13.4.14

I dubbi del liberale. Due frammenti di Benjamin Constant

Henri-Benjamin Constant de Rebecque (Losanna, 1767 – Parigi, 1830), più noto col nome, semplificato, di Benjamin Constant, è considerato – non a torto – uno dei pilastri del pensiero liberale dell'Ottocento, grande sostenitore dei diritti e delle prerogative dell'individuo, ma i due frammenti che seguono dalla prefazione del suo Journal lo mostrano a dubitare della propria capacità di un esercizio di libertà del tutto sottratto ai condizionamenti sociali e a cogliere i rischi di degenerazione insiti nelle società basate sul primato dei diritti individuali. (S.L.L.)

Bizzarra specie umana
«Nel cominciare questo diario mi sono dato la regola di scrivere tutto quello che avrei provato. L'ho osservata, questa regola, meglio che ho potuto e tuttavia tale è l'influenza del parlare per la platea che talvolta non l'ho osservata del tutto. Bizzarra specie umana! Che non può mai essere del tutto indipendente».

Polvere e fango

«L'effetto naturale della società moderna è di fare in modo che ogni individuo sia il proprio centro. Ma quando ciascuno è il centro di se stesso tutti sono isolati. Quando tutti sono isolati non c'è che polvere. Quando arriva la tempesta, la polvere diventa fango».  

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