13.5.12

I carabinieri nel cuore di Perugia. Un ufficiale in pizzeria (S.L.L.)

Ieri sera, il centro di Perugia era pieno zeppo di carabinieri e poliziotti, camionette e pantere, in seguito agli incidenti di qualche giorno fa.
Ho cenato in pizzeria, con un gruppo di amici cari. Uscendo, un uomo robusto e rapato, maturo ma evidentemente in ottima forma, s’è alzato dal suo tavolo e mi ha fermato: “Professore! Si ricorda?”. 
Mi ricordavo perfettamente: Filippo Fruttini. Ottimo studente: sereno, sorridente, cordiale, generoso, una sorta di Garrone, per usare la tipologia del Cuore deamicisiano. Era anche molto bravo: studiava, capiva, scriveva bene. Forse non era il primo della classe – tra i suoi compagni ricordo un “mostro”, un’arca di scienza – ma era certamente tra i migliori, tra quelli che danno soddisfazione agli insegnanti, ripagandoli con la loro maturazione intellettuale di quelle fatiche che pochi riconoscono.
Qualche mese dopo la maturità, nell’ottobre del 1984, mi mandò una cartolina da Modena, dall’Accademia Militare. Era stato ammesso al corso per ufficiale dei carabinieri. Credo di aver un poco contribuito alla sua scelta. Due anni prima con commozione avevo parlato in classe della morte del generale Dalla Chiesa, tracciando un ritratto del Carabiniere e dell’Arma, forse un po’ idealizzante, ma basato su dirette e familiari esperienze. Ho l'impressione di aver influenzato con quelle parole la scelta di Fruttini.
Non lo vedevo da quegli anni, ma conservava il sorriso sereno e gli occhi buoni. Walter, che mi stava accanto, quando l’ex allievo mi ha fermato,  un po’ impertinente ha chiesto: “L’hai bocciato?”. “No – replico – era bravissimo. Ha scelto di fare l'ufficiale dei carabinieri. A quest’ora, se non è generale, sarà colonnello”. La signora che gli stava accanto, la moglie immagino, sorrideva dolce, lieta delle mie parole e visibilmente innamorata dell’uomo calvo. “Sì, sono colonnello”.
Il dialogo è finito qui, seguito da una stretta di mano calorosa. M’è rimasta una curiosità: se fosse a Perugia in licenza, per ritrovare i familiari qui rimasti, o in servizio a guidare gli interventi nel centro cittadino.
Devo aggiungere un commento. La vita può cambiare le persone. E non sempre in meglio. Tuttavia con ufficiali dei carabinieri come il colonnello Fruttini mi sento in buone mani: da perugino e da cittadino.

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