8.12.12

Pane. Masturbazione. Evacuazione (Artemidoro di Daldi)

Di Artemidoro di Daldi, vissuto nel II secolo dopo Cristo, sappiamo poco: quel che egli stesso scrive di sé nell’unica opera rimastaci (l’Onirocritica, tradotta come L’interpretazione dei sogni o Il libro dei sogni), quel che se ne legge in un suo contemporaneo, il medico Galeno, nel Philopatris attribuito a Luciano, nel Suida un lessico bizantino della Grecia classica ed ellenistica scritto intorno all’anno 1000. 
Indicò Daldi come patria per onorare il villaggio nativo della madre, ma era nato e cresciuto ad Efeso, viaggiò molto e nei due libri che scrisse di cui ci è noto il titolo si occupò essenzialmente di divinazione: sono dedicati infatti alla geomanzia e agli auspici, cioè all’interpretazione del volo degli uccelli. Anche il libro rimastoci, quello sui sogni, lettura popolaresca e piena di suggestioni, li interpreta in chiave prognostica, come una sorta di avviso per sciogliere i dubbi della vita quotidiana. L’opera si può leggere a più livelli: riesce a dare – per esempio - numerose indirette informazioni sulla vita quotidiana del tempo in cui fu scritta e sulle mentalità, oltre che sull’universo simbolico degli antichi. Riprendo qui tre brevi brani. (S.L.L.)

Pane
Sognare di mangiare il pane cui si è abituati è favorevole: ossia, rispettivamente il pane ordinario per i poveri, quello di prima qualità per i ricchi. Ma se accade il contrario non è buon segno, bensì cattivo; infatti quest'ultimo segnala malattia ai poveri, e quello povertà ai ricchi.
Il pane d'orzo è sempre propizio, perché è tradizione che questo sia stato il primo cibo dato agli uomini dagli dèi.
La farina sia di grano sia d'orzo ha il medesimo significato del pane, sebbene in minore misura. (I, 69).

Masturbazione
Se uno sogna di trattarsi il pene con le mani, possiederà un servo o una serva, perché le mani con cui si è trattato il membro sono state al suo servizio; se poi costui non ha servi, deve attendersi un danno, perché ha versato il suo seme per nulla.
So di uno schiavo che sognò di masturbare il padrone, e divenne pedagogo dei suoi figli: infatti aveva avuto nelle mani il membro del padrone, che era simbolo dei suoi figli. So pure di un altro che aveva sognato di venire masturbato dal padrone; legato a una colonna subì molte percosse e così venne dal padrone maneggiato a puntino. (I, 78)

Evacuazione
Evacuare seduto sul cesso oppure su una seggetta ben salda e vuotarsi di molti escrementi è buon segno per tutti: indica che ci si alleggerirà di molti pensieri e di ogni afflizione, poiché il corpo dopo l'evacuazione si sente più leggero. Un tale sogno è anche propizio ai viaggi e al ritorno di chi è in viaggio, a causa del nome: infatti si usa uno stesso nome (in greco aphodos, ndr) per le due cose. Io ho osservato anche che l'evacuare sulla spiaggia e lungo una strada, nei campi, in un fiume e in uno stagno è vantaggioso e ha il medesimo significato che defecare nel cesso; e questo è un esito naturale e secondo ragione: infatti tali luoghi non subiscono danno da chi vi evacua, e gli offrono la possibilità di liberarsi senza vergogna. (II, 26)

Da Il libro dei Sogni (a cura di Dario del Corno), Bompiani, 1885

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