1.2.18

Imperatori romani. Vitellio e il liberto Asiatico (Svetonio)

... Vitellio governò gran parte dell'impero seguendo solo i consigli e l'arbitrio di ogni spregevolissimo istrione o auriga e soprattutto quelli del liberto Asiatico. 
Lo aveva violato quando costui era ancora ragazzo, ma con reciproca soddisfazione; poi Asiatico era scappato via. Lo riacchiappò a Pozzuoli, dove stava a vendere acqua e aceto e per punirlo lo gettò in prigione. Presto tuttavia lo liberò e riprese ad usarne per il suo divertimento. 
Successivamente, disturbato dalla sua tracotanza e inclinazione al ladrocinio, lo vendette a un allenatore ambulante di gladiatori; ma quando seppe che costui gli aveva assegnato in un programma di giochi l'incontro finale, quello che spesso si concludeva con la morte, a sorpresa, lo riprese con sé. Poi, quando ebbe ottenuto il governo di una provincia, lo affrancò e, nel primo giorno del suo impero, a cena, gli regalò gli anelli d'oro del cavalierato. Per tutta la mattinata tanti lo avevano interpellato per questo dono ad Asiatico, ma lui aveva risposto durissimamente, dichiarando che sarebbe stata una vergogna per l'ordine equestre. 

Vita Caesarum, Libro VII, cap.XII  - Traduzione S.L.L. 

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