18.6.10

Delle ragazze sedotte. Una poesia di Bertolt Brecht (dal "Libro di devozioni domestiche")

1.

Giù verso bassi, bruni, paludosi stagni

Mi trascinerà il diavolo nella mia vecchiezza

Per mostrarmi i resti dei cadaveri acquatici

Che ho sulla mia coscienza

2.

Nuotarono sotto un cielo assai torbido

Dentro l’inferno con fare stanco e lento

Come un intreccio di alghe; vogliono

Essere tutte segnate sul mio conto.

3.

I loro pigri corpi accesi, la vampa

Mi diedero un tempo, che fui io ad attizzare.

Quelle che hanno goduto con me il giorno colore d’arancia

Si sono sottratte alla notte oscura.

4.

Finite le belle mangiate, sazie e comode,

mi hanno spinto, per pigrizia, in questo tormento morale,

mi hanno insozzato la terra, fatto il cielo più torbido

lasciandomi un corpo infiammato e nessun baccanale.

-

Traduzione di Roberto Fertonani


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