23.10.10

Il boia a sorpresa (di Franco Carlini)

Franco Carlini
Questa storia paradossale ed intrigante è parte di una recensione di libri di logico-matematica giocosa, pubblicata nel dicembre 1985 su “latalpalibri”, inserto storico de “il manifesto”. Ne è autore l’indimenticabile Franco Carlini, uno dei pilastri del “quotidiano comunista”. Ricercatore di Cibernetica e Biofisica al Cnr vi collaborò per decenni e, da grande sostenitore di un uso democratico di Internet, inventò l’inserto “Chips & salsa”. Morì a soli 63 anni nella sua Genova il 30 agosto 2007. (S.L.L.)
Particolarmente brillante, tale da creare delle vere e proprie vertigini del pensiero è un vecchio paradosso, di incerta origine. Di certo si sa che apparve per la prima volta nella rivista inglese “Mind” nel 1949 e che suscitò una appassionata discussione tra i logici. E’ la storia di un condannato a morte a cui il giudice un sabato dice: “Verrete giustiziato in uno dei prossimi sette giorni, ma non saprete in anticipo in quale giorno, perché sarete informato solo all’ultimo momento".
Il condannato, una volta in cella, tira un sospiro di sollievo, perché, così formulata, la sentenza è ineseguibile: infatti se arrivasse al venerdì senza essere giustiziato, avrebbe la certezza di esserlo il sabato, ma allora non sarebbe più una sorpresa e dunque non può essere il sabato. Potrebbe avvenire il venerdì? No, perché sapendo che il sabato è impossibile, arrivando al giovedì ancora vivo, il condannato avrebbe la certezza che sarà di venerdì. Per lo stesso motivo, andando a ritroso, non può essere nessuno degli altri giorni e il condannato è salvo.
Il paradosso ha un seguito drammatico, emerso dalla discussione successiva: il giovedì arriva il boia ed esegue la sentenza.
Come mai? Dato che il condannato, a filo di logica, si era convinto di essere salvo, l’arrivo del boia per lui è una sorpresa, e perciò le regole del gioco non vengono violate.

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