PUNTO. A SEGUIRE...
Tal residuo di me io lo contemplo
con tacito compiacimento
e mi commuove, quasi non fosse
una via senza uscita che m’ingoia.
Forse non serve descriver la speranza,
forse sentirne soltanto il palpito
è già troppo e i moti profondi
del sentimento codardo meglio è celare
del sentimento codardo meglio è celare
nelle remote insenature dell’oblio,
perché polvere e tarli ne prendano possesso.
Dubiterò molto, di nuovo, e mi rivolgerò
mille domande trabocchetto per sentire,
senza lasciarmi sfuggire un dettaglio,
senza lasciarmi sfuggire un dettaglio,
come mi scappa la vita a poco a poco
e come l’albero altero che io fui
perde i rami fronzuti
e come l’albero altero che io fui
perde i rami fronzuti
e, nudo, aspetta il lampo che lo redime.
La traduzione è mia, la fonte "Caponnetto - poesia aperta".
La poesia è stata postata per ragioni tecniche martedì 21 maggio 2013. (S.L.L.)
Nessun commento:
Posta un commento