Il 22 febbraio del 2010 la rubrica di ritagli che Alberto Piccinini cura sul “manifesto” (Vuoti di memoria) eccezionalmente riportava a un evento decente, all’intervento che il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, aveva fatto il 20 al Festival di Sanremo, in un siparietto stimolato dalla protesta degli operai di Termini Imerese che le stavano tentando tutte per salvare il posto di lavoro e orchestrato da Maurizio Costanzo. Credo che il ricordo aiuti a capire l’oggi. (S.L.L.)
Costanzo: «Il futuro... il futuro... ci sono qua due persone a cui vorrei fare due domande sul futuro... in terza fila, abbassa la testa ma io l'ho visto... il segretario del partito democratico onorevole Bersani, buonasera... se vuole rispondere lo faccia sennò no... è una parola sul futuro... eh, grazie... grazie che ha preso il microfono».
Bersani: «Mah, intanto avete fatto benissimo a ospitare questi lavoratori... ci siamo visti pochi giorni fa a Termini... a Termini Imerese eee dico questo: bisogna che si vedano di più queste cose perché non è possibile mandarli sui tetti... questo è il problema».
Dal pubblico: «Basta! Basta!»
Costanzo: «Oè! Allora!?».
Bersani: «Me l'ha chiesto lui... un attimo... un attimo... Allora.... io penso...» (altre grida dal pubblico).
Costanzo: «Scusate, eh? Noi stiamo facendo una cosa civile, sentendo i lavoratori, sentendo Bersani. Poi sentiremo il ministro Scajola... (grida dal pubblico). E voi state zitti adesso per favore! Per favore, oh! Prego!»
Bersani: «Vabè in sintesi io penso questo, che... Fiat bisogna che rimanga al tavolo, lì...».
Dalla platea: «Basta! Basta!».
Bersani: «... e bisogna che aiuti a trovare una soluzione. Credo anch'io che sia possibile farlo. Insomma, tutto qua... fermiamoci».
Pierluigi Bersani al Festival di Sanremo, 20 febbraio 2010
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