28.6.14

Oniromanzia. Una poesia di Sergio Pasquandrea

Man Ray, Venere
Le città in cui ti sogno hanno sempre
topografie impossibili
mi costringono a giri viziosi
a incroci paralizzanti

stanotte poteva essere Pescara tanto
erano orizzontali le geometrie
però gli attraversamenti non erano mai affidabili
una fatica fendere il grigio

perché come al solito mancava il sole
e in quel crepuscolo un lucore e quello
rincorrevo sperando fosse una scaglia
del tuo odore il refe da riavvolgere

sai nei sogni a volte succede si raggiunge
la felicità la si trattiene
anche con un po' di violenza se proprio
è necessario.


Da Approssimazioni, Edizioni Pietra Viva, 2014

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