22.4.11

Lassini e il vino di Tiziana Maiolo.

Ieri, 21 aprile, un “balcone” del “manifesto” siglato g.sal. aveva come titolo La scelta di Maiolo: Lassini non è solo. Il titolo, quant’altri mai infelice, puntava sul (quasi) isolamento del politicante meneghino autore dei manifesti che assimilavano i magistrati milanesi alle Br. Ma, ieri sera - in una trasmissione tv - il Lassini ha raccontato della solidarietà di Berlusconi: “mi ha telefonato”. Non è rimasto in compagnia della sola Maiolo, insomma, gode di solidarietà ben più importanti. 
L’articolo di g.sal. resta comunque utile per raccontarci le ultime imprese di Tiziana Maiolo, che rammento eccellente “cronista” (di nera e non solo) sul nostro “quotidiano comunista” in anni ormai lontani e parlamentare di Rifondazione. Riproduco qui il pezzetto e ricordo quel passato per ricordare a me stesso e agli occasionali visitatori come anche il vino migliore possa diventare una schifezza, se non se ne cura la conservazione. (S.L.L.)    
La strana coppia Lassini-Maiolo
Lassini si è scusato e si è dimesso. Anche se il suo nome al momento rimane nelle liste per le elezioni comunali del Pdl a Milano. La sua associazione intanto non muore. Anzi rinasce a nuova vita. La bravata dei manifesti rossi con la scritta «Fuori le Br dalle procure» firmati Associazione dalla parte della democrazia ha trasformato la fantomatica sigla in un logo da rivendere e rivendicare. Tanto più che la sede è di classe, un bel ufficio (quello di Lassini) nella centralissima via Rugabella. L'associazione è pronta ad uscire allo scoperto dandosi dei veri e propri organi dirigenti. E guarda un po' chi si rivede, ai vertici, subito dietro il presidente onorario Lassini, ci sarà Tiziana Maoilo. Era al suo fianco alla conferenza stampa in cui Lassini ha fatto mea culpa. Ed era sempre lei a rispondere al telefono per lui in questi giorni. «Fossi in lui - gli avrebbe consigliato - prima mi farei eleggere poi vediamo». 
Gli ultimi anni per Tiziana Maiolo sono stati piuttosto travagliati. Prima la lite con la Moratti e l'uscita di scena come assessore a Palazzo Marino. Poi la fuga nel Fli come portavoce di Milano. E' durata poco, è stata cacciata dopo aver detto che i bambini rom pisciano sui muri al contrario del suo cane che è più educato. L'uscita infelice ha comportato la fine anche della sua breve avventura al comune di Buccinasco dove era riuscita a rifare l'assessore. Aveva scelto bene da che parte buttarsi. Dopo un mese il sindaco di Buccinasco è stato arrestato per corruzione: in cambio di favori per alcuni appalti, oltre ai soldi, gli erano state messe a disposizione due Ferrari. E adesso Maiolo per risorgere e tentare un riavvicinamento con il Pdl fa un'altra scelta di qualità. Punta tutto su Lassini. Un rientro col botto. Almeno è riuscita a fare infuriare l'odiata Moratti.

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