4.8.12

Tossicodipendenze e arti figurative. I privilegi dei politicanti (Carlo Bertini)

Su “La Stampa” del 3 luglio 2011, nella rubrica “Camere con vista” Carlo Bertini dà notizia di un nuovo privilegio concesso ai deputati italiani di Montecitorio perché con più agio coltivino i loro vizi. Qualche anno fa furono tutti molto tolleranti con il senatore a vita Emilio Colombo che, dal segretario dell’onorevole berlusconiano (ora sudista) Micciché, si faceva portare in Senato la cocaina, dallo stesso definita “terapeutica”. L’anno scorso questa nuova manifestazione di apertura e comprensione attraverso la quale anche l’altro ramo del Parlamento diventava una “camera di tolleranza”. (S.L.L.)

Ma come si fa a costringere i deputati a fumarsi una sigaretta all'addiaccio o sotto un'afa cocente? E' vero che ci sono due gazebo riscaldati nel cortile di Montecitorio con poltroncine, monitor e cicalino collegati all'aula; e' vero che d'estate fa pure fresco all'ombra, ma insomma non e' dignitoso che quando piove gli onorevoli siano obbligati a stare schiacciati sulla porta d'ingresso del cortile oppure a inzaccherarsi per raggiungere i gazebo. Ed ecco che con la modica spesa di 150 mila euro, uno dei due corridoi paralleli, quello che conduce dal Transatlantico alla sala stampa, è stato trasformato alla chetichella in «zona fumatori». Senza troppa pubblicità poiché la decisione è stata rinviata già due volte, anche perché in quel corridoio campeggiano, anzi campeggiavano, quadri con cinquecento anni di pedigree da non mettere a rischio con le esalazioni velenose delle sigarette. E quindi, fatti rimuovere i quadri nei magazzini sotterranei, si è dato ordine di impiantare un complesso sistema di aerazione con dei maxi-bocchettoni. Che ora consentiranno a tutti di rilassarsi sui divani in pelle, con sommo gaudio di Bersani col suo mezzo toscano sempre lasciato sui posacenere quando corre in aula, di Casini che da fumatore di avana fu severo quando era presidente della Camera nel far applicare subito la legge sul fumo, di Bossi anche lui amante dei toscani, e di Calderoli con le sue sigarette lunghe. E con gran piacere dei funzionari e giornalisti che forse potranno accedere a questa area protetta a differenza di quanto avviene in Senato, dove la sala fumatori dietro l'emiciclo è invece interdetta.

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