Una proposizione del tipo
"gli immigrati tolgono lavoro" è insieme ingenua e
malvagia. E' ingenua (forse fintamente) perché ignora (o finge di
ignorare) la massiccia distruzione di posti di lavoro che la nuova
organizzazione mondiale del capitalismo comporta per paesi come
l'Italia. E' malvagia perché orienta il diffuso malcontento per la
dilagante inoccupazione e disoccupazione verso persone, che nella
stragrande maggioranza sono vittime dello stesso meccanismo di
sviluppo.
Ciò detto non ci si può
nascondere la base strutturale (economica, prima che ideologica o
psicologica) della rinascita di xenofobie e razzismi in un paese come
l'Italia. Qui il padronato e le classi dirigenti hanno fatto un gioco
sporchissimo, hanno favorito e usato la presenza di una gran massa di
immigrati irregolari per precarizzare e sottomettere il lavoro, per
togliere ai lavoratori autoctoni reddito, dignità, diritti e tutele,
per ridurre alla condizione di "volgo spregiato" quella che
era la classe dei lavoratori.
Ora lor signori giocano
sulle tensioni etniche, ne godono e le fomentano. Pensano, con antica
logica, che si domina meglio tenendo i dominati divisi e alimentando
odio e tensioni al loro interno.
So che è difficile, che
comporterà l'impegno duraturo e senza compensi di piccole
avanguardie, ma la via d'uscita resta quella di perseguire l'unità
di tutti i lavoratori subordinati e sfruttati, quale che sia il
livello di precarietà, la condizione contrattuale, l'origine,
l'etnia, la religione.
So che la moda attuale
del pensiero e della prassi politica anche a sinistra è "il
cittadinismo aclassista", fondato sulla promessa rivolta a
tutti, di "diritti di cittadinanza"; ma è sempre più
evidente che la lotta di classe c'è e che in questa fase hanno vinto
i padroni e i ceti proprietari (il capitale, insomma). Bisogna perciò
che le classi operaie (includendovi il lavoro intellettuale
subordinato e alienato) si riorganizzino e si riunifichino,
altrimenti non si caverà un ragno dal buco: senza i diritti e i
poteri del lavoro i "diritti di cittadinanza" resteranno
chiacchiera vuota, simulacro.
Rimaneggiamento di una
nota fb (27/4/15)
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