Cerco di evitare i
telegiornali. Sempre, ma ancora di più dopo una catastrofe come
quella di Genova, la cui evidente origine umana moltiplica e
intensifica le possibilità di sciacallaggio politico e mediatico.
Non ho potuto evitare ieri sera tardi la notizia dell'attacco di Di
Maio ai Benetton della Società che gestisce le Autostrade, giudicati
colpevoli prima ancora di essere imputati e segnati a dito come
finanziatori della campagna elettorale del PD.
Ho sentito anche la
replica di Matteo Renzi che sdegnato parla di menzogna, di notizia
falsa.
A me in verità non pare
importante sapere se, quando, in quale forma i Benetton abbiano
finanziato questo o quel partito.
Forse la notizia è del
tutto falsa, come dice Renzi, e Di Maio sarà costretto a una di
quelle mezze smentite cui siamo abituati. Intanto però avrà messo
in pratica la massima di Goebbels "Calunniate, calunniate
mentendo, qualcosa resta" e nulla rischierà, protetto da
immunità, impunità e fanatismi.
Ma perfino se
nell'affermazione ci fosse un qualche elemento di verità, se
emergesse un qualche sostegno finanziario alla campagna elettorale PD
da parte del gruppo industriale Benetton, che rapporto potrebbe avere
tutto ciò con la catastrofe del ponte?
Io non so se quella di Di
Maio sia criminale superficialità o espressione di una logica
consapevole e perversa, di un disegno, è certo che a me cose così
mettono i brividi e popolano la mia testa di fantasmi.
Ho pensato all'incendio
del Reichstag e continuo a pensarci. Sono allucinazioni dovute
all'eccesso di senso storico?
(stato di Fb 17 agosto 2017)
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