Valle del Belìce 1968, Gibellina, La via Cavour distrutta |
Bèlice
o Belìce? Finalmente riparato l'errore degli inviati Rai del 1968.
In
Italia lo avevano conosciuto tutti come Bèlice perché i
giornalisti, nel 1968 (tra questi Piero Angela), arrivati sul posto,
registrando i loro stand-up
intorno alle macerie, non avevano avuto il tempo di parlare con la
gente e lo chiamarono Bèlice. Poi gli abitanti del Belìce, per
tanti anni, hanno cercato di opporsi, non riuscendoci, alla mutazione
della lingua italiana dovuta anche questa volta al linguaggio
giornalistico. Già nel 1970 Danilo Dolci, arrestato per aver diffuso
via radio un SOS perché "In Sicilia si muore. Nel Belìce si
muore. Il governo italiano non manda aiuti", cercava di dire la
verità sul Belìce, dimenticato, o messo nel 'dimenticatoio', da
tutti. Finalmente oggi qualcuno è riuscito, con coraggio, a dire
Belìce in diretta, benché avesse ricevuto l'indicazione - da Roma -
di dire Bèlice e non Belìce. Poi s'è beccato pure un mezzo
cazziatone. Ho saputo che finanche in redazione al TG1 si è
raccomandato a tutti di dire Bèlice e non Belìce.
Alla
fine ci ha pensato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
che dopo aver detto Bèlice, si è corretto dicendo Belìce, forse
proprio per voler sottolineare, e finalmente correggere, questo
errore vecchio di cinquanta anni. Poco male quindi. Finalmente i
genitori belicini - che erano sempre rimproverati dai figli che,
tornati da scuola, gli dicevano che era sbagliato dire Belìce e che
in italiano si dice Bèlice - hanno avuto giustizia. Almeno il nome è
stato, forse, ricostruito bene (speriamo!). Certo, qualche
giornalista continua a commettere ancora l'errore di non parlare con
la gente quando viene inviato in un posto a lui sconosciuto, e questo
è grave. Ad esempio il 9 maggio di due o tre anni fa... quando
Cìnisi divenne (solo per un giorno per fortuna) Cinìsi.
A
proposito... che cos'è successo a Cinisi il 9 maggio di quaranta
anni fa?
Dal
diario fb di Salvo Vitale
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