Il due gennaio 1972, in occasione del compleanno di Renato Guttuso, “l'Unità” dedicò un'intera pagina ai “sessant'anni dell'artista e del militante rivoluzionario”. Il segretario generale del PCI, Luigi Longo, inviò all'artista siciliano una lettera augurale a nome di tutto il partito che in quella pagina fu pubblicata. (S.L.L.)
Caro compagno Guttuso,
in occasione del tuo
sessantesimo compleanno mi è particolarmente gradito trasmetterti il
saluto fraterno di tutto il nostro partito al quale affettuosamente
aggiungo quello mio personale con l’augurio di lunga vita e di
fattiva operosità
Tu hai avuto, per tua
scelta, il raro privilegio di aver tentato di risolvere sul medesimo
piano della sintesi umana ed ideale le due vocazioni essenziali della
tua vita: quella della ricerca e della espressione artistica, quella
della milizia politica comunista. L’una e l’altra si fondono
nella tua opera di pittore moderno e di militante e dirigente del
nostro partito.
Luigi Longo |
S’è trattato per te,
come per tutti gli artisti d’avanguardia che hanno profondamente e
coerentemente vissuto il dramma della conquista di nuovi linguaggi
capaci di riflettere e. di trasformare la realtà, di creare un’arte
nuova dove l'impegno civile mai sommerga la libera, individuale
espressione del poeta, e dove l’invenzione, la scoperta di nuovi
linguaggi, mai si disperda nello spreco della mera speculazione
intellettuale.
All'insegna di un
pensiero di Romain Rolland. fatto proprio da Gramsci — “pessimismo
dell'intelligenza, ottimismo della volontà” — tu hai pertanto
efficacemente contribuito a far lavorare il nostro partito in
direzione di quel traguardo storico della formazione di un nuovo
intellettuale organico della classe operaia e del popolo da Gramsci
ugualmente indicato come indispensabile per lo sviluppo della
rivoluzione socialista.
Il tuo audace cammino
verso il superamento di ogni rapporto subalterno tra cultura e
società, è tuttora in corso, poiché la tua arte vuole essere ed è
ricerca e non celebrazione, slancio della fantasia e non esornativo
riflesso della realtà.
Salutiamo perciò nei
tuoi sessantanni quello che hai dato all'arte moderna e all’azione
rinnovatrice dei lavoratori italiani e del nostro partito, e quello
che, con immutato impegno, continui a ricercare e a dare senza
distrarre il tuo occhio vigile, stupefatto e commosso, dagli
impetuosi mutamenti, dalle tragedie e dalle conquiste del mondo sulla
via ardua della libertà e della fraternità umana.
Luigi Longo
"l'Unità", 2 gennaio 1972
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