Proliferano i libri di
giornalisti che raccolgono i loro articoli, i quali dovrebbero,
chissà perché, acquistare un’improvvisa dignità dal fatto di
essere raccolti in volume («non avere un pensiero e saperlo
esprimere — è questo che fa di uno un giornalista», ha scritto
Karl Kraus); proliferano i libri su Mussolini, «predappio-merda»
(Gadda), e la sua immagine mirabilmente si affianca nella stampa a
quelle del nostri politici pre-elettoralmente mperversanti.
«Autentiche facce da
tiro al bersaglio» diceva Léautaud degli uomini al potere, mentre
Landolfi si lamentava del «sinistri ceffi a noi presenti dalle
pagine di ogni gazzetta, su noi accaniti con la grinta, col tanfo,
col peso d’una loro indomabile forza. Indomabile davvero e contro
la quale noi nulla possiamo; ché solo contro l’intelligenza
potremmo qualcosa». Insomma quella che si profila è una situazione
che «tiene tutti nella condizione di pensare “non pensiamoci”»
(Gadda).
“la talpa libri – il
manifesto”, ritaglio senza data, ma 1983
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