18.2.11

Zuppa San Sebastiano.

Per il giorno 10 dicembre, intitolato alla Santa Casa di Loreto, Oggi e domani del 1953, l’agenda per la massaia dell’INA (Istituto nazionale delle assicurazioni), indicava come ricetta del giorno una “Zuppa San Sebastiano”. Invano ho cercato su Internet riscontri: di una zuppa con quel nome non trovo traccia. Una specialità troppo locale? Un nome di fantasia inventato dal gastronomo (o dalla gastronoma) dell’annuario? Un piatto caduto in disuso perché troppo povero? Non so dirlo, ma ho l’impressione che il risultato debba essere molto gradevole. Farò presto la prova e ne riferirò. (S.L.L.)
La Santa Casa di Loreto - L'interno

(per 4) grammi 500 di pesci piccoli di qualità ordinaria, ma preferibilmente variati – 2 cucchiai di olio di oliva – gr.200 di riso – una manciatina di prezzemolo tritato – tre cipolle – due gambini di sedano - tre pomodori medi – Un rametto di rosmarino e di timo – sale e pepe.

Dopo aver puliti i piccoli pesci fateli bollire rapidamente in due litri di acqua fredda, con tutti gli odori e e le verdure, cipolle e sedani tritati finissimi, pomodori pelati e tagliati a pezzetti, sale e pepe. Dopo venti minuti di cottura togliete la casseruola dal fuoco, lasciate intiepidire, scolate i pesci, passate al setaccio il brodo, in modo da ridurre a passata cipolle sedano e pomodori, aggiungete l’olio, tornate a mettere al fuoco e, appena ha ripreso il bollore, cuocetevi il riso. Servite senza altre aggiunte. Per il pesce rimasto preparate una buona salsa verde.

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