16.2.13

La mangusta (di Gregory Bateson)

C'è una storiella, piuttosto nota, di un uomo che sale sull'autobus con una gabbia coperta di carta da pacchi. È ubriaco fradicio e dà fastidio a tutti perché vuole ad ogni costo mettere la gabbia sul sedile accanto a sé. “Che cosa c'è nella gabbia?” gli chiedono e lui: “Una mangusta”. E spiega ai presenti incuriositi che chi beve ha bisogno di una mangusta contro i serpenti del delirium tremens. “Ma quelli non sono serpenti veri” obiettano gli altri. E lui, in un bisbiglio trionfante: “Già... ma nemmeno la mangusta è vera”.
È questo il paradigma di tutta la religione e di tutta la psicoterapia? Sono tutte balle? E che cosa intendiamo quando diciamo: “Babbo Natale non esiste!”?

Non sappia la tua sinistra, 1979, in Gregory e Mary Catherine Bateson, Dove gli angeli esitano, Adelphi, 1989.

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