13.12.18

Franchismo. La Guerra civile come "crociata" (Manuel Rodriguez Rivero)

Per quasi vent'anni i vincitori della Guerra Civile spagnola si riferirono ad essa come crociata. L'utilizzazione del termine è semantica e funzionalmente significativa: in una crociata il nemico è l'infedele, un alieno la cui fede o idea va combattuta fino a sradicarla. La demonizzazzione del nemico come estraneo ai valori tradizionali, come pericoloso ascesso storico, fu il leit-motiv degli apparati ideologici franchisti durante il lunghissimo periodo di formazione e consolidamento del Nuovo Stato. España - si diceva - aveva sconfitto la Antispagna. 
Come hanno più volte segnalato storici e polemologi, quella spagnola ebbe il carattere di una guerra apocalittica: una contesa nella quale, più che in ogni altra, l'obiettivo era lo sterminio totale di una delle due parti, non la sua semplice sconfitta. In una guerra di queste caratteristiche la pace non si firma. E, anche per questo, la dichiarazione giuridica dello stato di guerra della Giunta di Difesa Nazionale fu in vigore fino al 7 aprile del 1948, più di un decennio da quando era stata proclamata.

da Historia y náusea in "Revista de libros", Madrid, Diciembre 1998, N.24 - Trad. S.L.L.

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