11.1.11

Rutelli e Boselli, aria fritta e trasformismo. Che noia, che barba.


Stamattina si è svolta una conferenza stampa di Alleanza per l’Italia per illustrare un documento che sintetizza le posizioni del movimento guidato da Rutelli sulle questioni politiche più urgenti: voteranno la sfiducia a Bondi e contro il federalismo municipale che crea rotture, proporranno una mozione per la libertà religiosa in tutto il mondo contro le persecuzioni dei cristiani, sulle questione bioetica lavorano con tutto il nuovo “polo” per una “sintesi alta” lasciando libertà di voto ai parlamentare, non vogliono Vendola in una alleanza politica, ma la riconciliazione che auspicano non è con il governo Berlusconi (come pare che voglia Casini) ma tra tutto il popolo italiano. Sulla riforma elettorale, infine, preferiscono il sistema tedesco, ma son pronti a trattare. Insomma quello dell’ex “bello guaglione” Rutelli è il festival dell’aria fritta. Nessuna meraviglia che la Palombelli, quando deve dormirgli a fianco, non faccia che ripetere “che noia, che barba”.
L’unica (relativa) sorpresa la presenza alla sinistra di Rutelli di Enrico Boselli, recente acquisto del movimento. L’omino nel 2005 tuonava contro il clerical-rutelllismo e lo strapotere del cardinale Ruini. Si collegò ai Radicali di Pannella per fare “la Rosa nel Pugno” e nella campagna elettorale dell’anno successivo li scavalcò in laicismo giungendo a proporre l’immediata abrogazione del Concordato firmato dal suo amato Craxi. Poi ruppe coi pannelliani per (ri)fare il Partito socialista italiano. Ora lo ha lasciato per aggregarsi, come vicepresidente dell’Api, a Rutelli, che in tempi lontani era anticoncordatario sfegatato, ma ora, finché gli dura, è papista. Festival dell’aria fritta e del trasformismo. Che noia, che barba.

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