Il sogno a cui assistiamo ad occhi aperti,
l’incredibile vita, tra la stanza e i continenti,
campi di cadaveri e passerelle di dee,
maciulla di civili e guerre degli ascolti,
l’idea precisa che questa non è vita
ma scena della vita che tritura
col marchio di sfilata la belva o la diva,
qualsiasi pretesa di scrittura o natura…
se muore, nel basso impero della tecnica, amore…
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