8 marzo. Festa della donna? Leggo documenti e prese di posizione, anche di donne di sinistra, e vi vedo ricorrente una rimozione. C'è una violenza insopportabile nella cancellazione della memoria. Forse (tra gli storici c'è qualche dubbio) la celebrazione della giornata della donna l'8 marzo si collega, rievocandola, a un'orribile strage di operaie in una fabbrica tessile a New York nel 1908. Ma fino al 1920 la Giornata di lotta della Donna lanciata dall’Internazionale socialista aveva date diverse dall’8 marzo e diverse nei vari paesi: nelle Americhe prevaleva la fine di febbraio, in Europa il 19 marzo. L'8 marzo fu scelta come data della Giornata internazionale delle donne lavoratrici dalla Conferenza internazionale delle donne comuniste riunite a Mosca nel giugno del 1921. La decisione fu sancita dall'Internazionale Comunista nelle settimane successive e Lenin scrisse un articolo a sostegno dell’iniziativa. Furono, insomma, le comuniste a sostenere la celebrazione e a fare diventare quella data la giornata di tutte le donne lavoratrici prima e poi anche delle borghesi, ereditiere e redditiere. Perché a tanta gente dà così fastidio il comunismo al punto di volerne cancellare l'esistenza storica? Non riescono a pensarsi senza padroni?
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