Le storie dei primi giorni di febbraio hanno quasi tutte una protagonista femminile. In questa è una dea. (S.L.L.)
Febbraio 2
La dea è in festa
Oggi le coste delle Americhe rendono omaggio a Iemanyà.
Questa notte la dea madre dei pesci, che secoli fa era venuta dall'Africa sulle navi degli schiavi, s'innalza sulla spuma e apre le braccia. Il mare le porta pettini, spazzole, profumi, torte, ghiottonerie e altre offerte dei marinai che per lei muoiono d'amore e di timore.
Parenti e amici di Iemanyà sono soliti accorrere alla festa dall'Olimpo africano:
Xangò, suo figlio, che fa scatenare le piogge del cielo;
Oxumaré, l'arcobaleno, guardiano del fuoco;
Ogùn, fabbro e guerriero, attaccabrighe e donnaiolo;
Oshùn, l'amante che dorme nei fiumi e non cancella mai quel che scrive,
ed Extì, che è il Satana degli inferi ed è anche il Gesù di Nazaret.
Eduardo Galeano, I figli dei giorni, Sperling & Kupfer, 2012
Xangò, suo figlio, che fa scatenare le piogge del cielo;
Oxumaré, l'arcobaleno, guardiano del fuoco;
Ogùn, fabbro e guerriero, attaccabrighe e donnaiolo;
Oshùn, l'amante che dorme nei fiumi e non cancella mai quel che scrive,
ed Extì, che è il Satana degli inferi ed è anche il Gesù di Nazaret.
Eduardo Galeano, I figli dei giorni, Sperling & Kupfer, 2012
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