12.11.17

Un elegante “sfaccendato”. Mario Pannunzio e “Il Mondo” (Nello Ajello)

Sono cinquant'anni esatti dall'uscita del primo numero del settimanale (19 febbraio 1949). Se c' è un giornale che tolleri, o persino richieda, una rievocazione d'indole "visiva" oltre che di contenuti, è proprio quello. La sua eleganza grafica resta proverbiale.
In gioventù, Mario Pannunzio era stato pittore; appassionato di cinema, nei tardi anni Trenta aveva recensito i nuovi film su "Omnibus".
Queste esperienze, unite alla lezione di Longanesi, si riverberava nel rigore e insieme nella leggerezza che lo guidavano nel comporre le pagine, "tagliare" le fotografie, scegliere le vignette.
Una semplicità sottile e penetrante, molto toscana, distingueva i rari scritti con i quali talvolta smentiva la leggenda della sua pigrizia (con affettuosa perfidia, Vincenzo Talarico lo chiamava "lo sfaccendato").
La raffinatezza non ostentata - a quel tempo la si definiva "inglese" - che si respira sfogliando "Il Mondo" riassume tutte queste doti di carattere del suo direttore.


Da Il Mondo messo in mostra, “la Repubblica”, 19 febbraio 1999

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