22.4.13

Fassina, un furbetto ignorante (S.L.L. - commento fb)

Stamani ho letto su fb un intervento di autodifesa di Stefano Fassina, uno dei “giovani turchi” di Bersani, persona di cui peraltro, quand’era responsabile Lavoro del Pd, avevo apprezzato alcune posizioni neokeynesiane, seppure in contrasto con i comportamenti parlamentari del suo partito. Sono rimasto allibito e indignato è ho scritto questo breve commento sulla bacheca di Rosaria Marti, trasformato poi in “stato”. Riporto in appendice l’intervento del Fassina. (S.L.L.) 
Un furbetto da quattro soldi, per di più ignorante di Costituzione. Rappresenta 23 milioni l'accrocco tra il Pd, la lega, Monti e Berlusconi? Sono tutti 23 milioni d'accordo con questo accrocco? Per la verità c'è scritto in Costituzione che ogni parlamentare rappresenta l'intera nazione e non ha vincolo di mandato. L'attacco a Grillo come se Rodotà fosse il candidato di Grillo e dei 5 Stelle (e non soltanto un candidato proposto dai 5 Stelle) senza scendere nella qualità di quella figura (peraltro ignorando i danni gravi di un nuovo mandato a Napolitano che fa durare la carica ben 14 anni potenziali), è come dire che nel 92, quando si elesse Scalfaro, ci si doveva rifiutare di votarlo perché era il candidato di Pannella! Questo furbetto tenta di difendersi contestando il populismo un po' fascistoide di Grillo, come se chi lo contesta e lo critica ne fosse un pedissequo seguace. Entri nel merito, signor Fassina. Quell'eletto dei 23 milioni, come lei dice, è in verità il frutto di un accordo sciagurato che prevede la larga intesa con il polo di Berlusconi e, verosimilmente, comprende le sue esigenze di impunità. Mi dica, signor Fassina, la destra di Berlusconi e della Lega è una destra normale con cui si fanno accordi o grandi intese nelle emergenze o è una destra con pulsioni populiste e autoritarie il cui malgoverno è causa dell'emergenza? L'accordo sul presidente-monarca delle larghe intese (perché questo è Napolitano) Fassina lo ha avallato per aiutare la gente che soffre? Ma mi faccia il piacere!

Appendice

Fassina: “Chi ha votato per il Presidente Napolitano rappresenta circa 23 milioni di cittadini italiani. Chi voleva Stefano Rodotà ne rappresenta circa 9 milioni”

Ieri sera, all’uscita dalla Camera, dopo aver votato con convinzione Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica, sono stato pesantemente criticato da tante persone.
Gli insulti meno gravi sono stati “traditore”, “buffone”, “venduto”.
È davvero triste e estremamente preoccupante per la nostra democrazia dover essere scortato dalla polizia per evitare situazioni più gravi, dopo aver votato per un Presidente della Repubblica come Giorgio Napolitano. Dove siamo arrivati? Sono inaccettabili le affermazioni di Beppe Grillo che ha definito “golpe” l’elezione avvenuta alla Camera.
Ha fatto bene Stefano Rodotà a dissociarsi dal suo sponsor e a ricordare che “tutto quanto avviene in Parlamento è democratico“.
I parlamentari del partito di Grillo dovrebbero correggere il loro capo. Non c’è stato nessun golpe. Soltanto procedure democratiche. Chi ha votato per il Presidente Napolitano rappresenta circa 23 milioni di cittadini italiani. Chi voleva Stefano Rodotà ne rappresenta circa 9 milioni.
È comprensibile la delusione di chi voleva Rodotà. In segno di rispetto per i parlamentari che l’hanno votato e per le persone che essi rappresentano, tutti, tutti, i parlamentari della Repubblica riuniti a Montecitorio hanno applaudito a lungo la lettura dei voti ricevuti da Rodotà. Allora, perché dovrebbe essere un golpe? Chi ha votato per il Pd o per gli altri partiti a sostegno del presidente Napolitano non ha minore dignità di chi ha votato per il partito di Grillo.Non ha un diritto minore a essere rappresentato. Tra chi era a protestare in modo offensivo fuori alla Camera ci sarà stato anche qualche elettore del Pd. Abbiamo fatto una scelta che, legittimamente, lui o lei non condivide. È suo diritto criticare. Come è suo diritto urlarci in faccia che non ci voterà mai più. Non è suo diritto insultare e offendere e aggredire. Grillo alimenta una clima molto pericoloso. Nega dignità all’altro. Disconosce l’altro. Si sente depositario unico della verità su ciò che è bene e ciò che è male. Auspica una maggioranza assoluta per cancellare le posizioni diverse dalle sue. Diffonde intolleranza e violenza per ora soltanto verbale. Soffia sul fuoco della sofferenza sociale. Incita a marciare su Roma. È una cultura fascistoide. Mi dispiace fare affermazioni pesanti. Non mi riferisco a chi lo ha votato o lo segue. Ho assoluto rispetto per il loro voto e le loro posizioni. Spesso le condivido e le porterò avanti in parlamento. Ho assoluto rispetto per i parlamentari del partito di Grillo. Mi riferisco al segno delle posizioni espresse oggi e non soltanto oggi, da Grillo. Chi scrive è al primo mandato parlamentare. Fa politica a tempo pieno da poco più di tre anni. Ha un lavoro che era meglio retribuito di quanto lo sia l’attuale. Fa politica per provare a dare una mano a chi sta peggio. Chiedo rispetto per le mie posizioni, non condivisione. Mi piacerebbe incontrare quanti mi hanno insultato. Vorrei provare a ascoltare le loro ragioni, senza insulti, e raccontare le mie. Propongo, a chi vuole, di incontrarci per discutere in modo civile. Ci possiamo vedere Martedì alle 18.30 presso la Sala Aldo Moro, alla Camera, ingresso via uffici del vicario 21.

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