Ho riletto per caso stasera l'epigrafe che Franco Fortini scelse per un suo pamphlet su Israele e l'ebraismo, I cani del Sinai, pubblicato nel 1967. Scorrendo quelle poche righe, ho pensato a "la Repubblica", il grande giornale, al suo fondatore, Eugenio Scalfari, a tanti dei suoi editorialisti, al suo direttore. Mi pare che valga la pena di riportarle e suggerirne la lettura, chiedendo all'esperto e cortese visitatore quale fondamento possa avere l'associazione di idee.
"Fare il cane del Sinai" pare sia stata locuzione dialettale dei nomadi che un tempo percorsero il deserto altopiano di El Th, a nord del monte Sinai. Variamente interpretata dagli studiosi il suo significato oscilla tra "correre in aiuto del vincitore", "stare dalla parte dei padroni", "esibire nobili sentimenti".Sul Sinai non ci sono cani.
Ora in Franco Fortini, Saggi ed epigrammi, Mondadori 2003
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