13.4.13

Il critico d'arte secondo Pietro Scarpellini

E’ necessario anzitutto di vedere; e vedere a occhi chiari, senza lenti deformanti.
Potrà  sembrare avvertimento banale, eppure necessario.
Innanzi tutto valgono le impressioni dirette, le sensazioni immediate, poi i confronti, i riferimenti storici, la cultura dell’epoca, i documenti, ecc. Innanzi il quadro, poi tutto il resto.
Ciò che non si fa da parte del critico ingolfato nella polemica, o così appassionato delle idee da trovare nel quadro solo un punto d’appoggio per sostenerle.

I Macchiaioli e i critici, "Il Ponte", Anno XII, n.8-9, settembre 1956
ora in Pietro Scarpellini, Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, 2012

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