15.4.13

La disperazione della vecchia (di Charles Baudelaire)

La vecchierella incartapecorita si sentì rinascere alla vista di quel delizioso bambino cui tutti facevano festa, a cui tutti volevano piacere; quell’esserino grazioso, fragile come lei, la vecchietta, e come lei senza denti e senza capelli.
Gli si avvicinò, voleva fargli sorrisi e vezzose smorfiette.
Ma il bambino spaventato si dimenava sotto le carezze di quella buona donna decrepita, e riempiva la casa dei suoi pianti.
Allora la vecchierella si ritirò in eterno isolamento, piangendo in un angolo e dicendo tra sé: “Ah! Il tempo di piacere per noi, femmine invecchiate e disgraziate, è passato: perfino agli innocenti; e ai bambinelli che vorremmo amare ispiriamo soltanto orrore!”. (traduzione S.L.L.) 

Da Lo Spleen di Parigi
in Le Fanfarlo,Le Spleen de Paris: Petits poèmes en prose, Flammarion, 1987

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