Trovo
sulla rivista dell'Alitalia notizia di una serie di francobolli
commemorativi di Topolino (Michey Mouse), opera dell'illustratore
Cavazzano, voluta dall’allora ministro Calenda. Contiene anche
notizie sull'origine del personaggio e sul suo duraturo successo.
Volentieri la riprendo ad edificazione mia personale e dei visitatori
del blog. (S.L.L.)
In
Finlandia lo chiamano Mikki Hàri, Musse Pig in Svezia, Ratón
Miguelin in Spagna, Camundongo Mickey in Brasile e Mee Lo Su in
lingua mandarina; quello che gli italiani hanno imparato a conoscere
e amare come Topolino sembra comunque non aver mai sofferto di crisi
di identità né tantomeno di notorietà.
Non
c’è infatti personaggio nel mondo dei fumetti e dei cartoni
animati che abbia saputo mantenersi così giovane e in perfetta forma
nonostante l’avanzare dell’età. Ormai giunto alla soglia dei
novant’anni, proprio come tutti i miti e le leggende che si
rispettino Mickey Mouse è riuscito a rimanere sempre al passo coi
tempi, attraversando indenne mode e tendenze, conflitti mondiali e
guerre fredde, la rivoluzione del sonoro e il terremoto del
technicolor, ma anche l'avvento globale della televisione, di
internet e dei videogame.
Non
c'è personaggio nel mondo dei fumetti e dei cartoni animati che
abbia saputo mantenersi così giovane e in perfetta forma
E
pensare che il più grande successo della premiata ditta Disney
nasce... da un fallimento, o quasi. Walt Disney si ritrova infatti
praticamente da solo dopo aver perso i diritti della sua prima
creazione, Oswald il coniglio fortunato. Tutti i suoi collaboratori
lo abbandonano (tranne il fedele disegnatore Ub Iwerks) e la storia
narra che durante un viaggio in treno, ripensando a un piccolo topo
che aveva provato ad addomesticare da ragazzo, comincia a buttare giù
schizzi di un topolino antropomorfo su un foglio di carta. Si sarebbe
dovuto chiamare Mortimer, ma la moglie Lillian lo convince a cambiare
il nome. E così, nel giro di pochi mesi, il nuovo personaggio è
pronto: il 18 novembre 1928 al Colony Theater di Broadway a New York
Mickey Mouse debutta ufficialmente nel disegno animato Steamboat
Willie, da subito accompagnato
dall’amata Minni. Da quel giorno in poi le sue avventure faranno
letteralmente il giro del mondo, al fianco di amici inseparabili e
nemici giurati, dall’immancabile Pippo al cane Pluto, dal
Commissario Basettoni a Età Beta, da Gambadilegno a Macchia Nera.
Quello dei cortometraggi è uno straordinario trampolino di lancio e
il 13 gennaio 1930 Mickey Mouse approda anche tra le strisce a
fumetti dei quotidiani americani, dove ha progressivamente luogo
l’epocale passaggio da monello perdigiorno a cittadino modello e
detective infallibile. Spetta però all’Italia un record editoriale
assoluto: il 31 dicembre 1932 esce infatti "Topolino", il primo
giornale a fumetti al mondo interamente dedicato al supereroe
disneyano, precedendo addirittura gli stessi Stati Uniti; una testata
gloriosa che ancora oggi pubblica, con cadenza settimanale, le
avventure del piccolo topo e che ha ampiamente superato il traguardo
dei 3.200 numeri.
Ma
che cosa si può regalare per il 90° compleanno di una star che ha
già tutto? Nel nostro Paese la risposta è arrivata direttamente dal
Ministero dello Sviluppo Economico, che ha emesso otto francobolli -
appartenenti alla serie tematica delle “Eccellenze del sistema
produttivo ed economico” - illustrati da Giorgio Cavazzano. Il fumettista italiano apprezzato in tutto il mondo ha voluto
ripercorrere le tappe decisive di quell’evoluzione grafica che, pur
nella continuità, ha inevitabilmente accompagnato da vicino il
cambiamento di personalità, carattere e look del protagonista.
«A
me piace pensare a Topolino come se fosse un attore, un personaggio
dello spettacolo», ci ha raccontato lo stesso Cavazzano; «in questa
prospettiva se ne riesce a capire la trasformazione, non solo dal
punto di vista del disegno, ma anche da quello “umano”, di
carattere e temperamento. Quando lo disegno cerco sempre di portare
in primo piano l’aspetto “cinematografico” e, come se fossi un
regista, £ di variare ogni volta le “inquadrature”, creando
situazioni inedite che rispondano a diverse esigenze espressive...
Topolino vive e si cala nel proprio tempo; è per questo che negli
anni è cresciuto anche psicologicamente e i francobolli mettono in
evidenza proprio questo dinamismo». E tra le strisce delle sue
avventure “italiane” sono finiti anche stelle come Mina, Vasco
Rossi o Jovanotti, ma anche divi del cinema come Humphrey Bogart
(Topolino) e Ingrid Bergman (Minni), nel remake del film Casablanca,
la storia preferita da Cavazzano, che ha anche trasposto nel mondo
delle nuvole parlanti un capolavoro italiano del grande schermo.
«Ricordo ancora quando ricevetti la chiamata del regista Federico
Fellini che mi domandò se mi sarebbe piaciuto parodiare a fumetti il
film La strada, che nel 1957 aveva vinto l’Oscar come miglior
pellicola straniera. Dopo un paio di giorni mi chiamò anche la
moglie Giulietta Masina per chiedermi se potevo disegnare Topolino e
Minni come li ricordava da lettrice in gioventù. E, sempre lei, dopo
l’uscita della storia sul giornale, mi scrisse queste bellissime
parole di ringraziamento: “Federico e io con il film La strada
abbiamo avuto grandi soddisfazioni, ma questa che ci regalate voi,
invitandoci a far parte della gloriosa banda di Topolino, è la più
grande di tutte!”».
ULISSE
Alitalia gennaio 2018
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