Si dice: gli zingari sono
un'altra razza, hanno criteri etici e giuridici diversi dai nostri,
per loro rubare ai "non zingari" è un lavoro e chi lo fa
ha ottiene nella sua comunità rispetto e amicizia; e, quando serve, ottiene complicità.
Stupidaggini. Fino a qualche decennio fa nelle borgate
romane, nei carruggi genovesi, in certe vie di Milano era d'uso
proteggere i ladruncoli del quartiere. E ancor oggi in certi quartieri
napoletani o a Bari vecchia esistono solidarietà siffatte. Si tratta
di piccole e piccolissime comunità che si sentono e, per molti
versi, sono estranee allo stato.
Quando tra gli zingari c'erano tanti
calderai e cavallari, la percentuale di ladri era molto più bassa.
Dategli lavoro e reddito; ladri ed elemosinanti torneranno a
diminuire. Dategli abitazioni e diritti, come facevano in Ungheria, in Yugoslavia o
in Cecoslovacchia al tempo dell'esecrato "socialismo reale", e, pur conservando in parte i loro costumi,
muteranno di molto i criteri etici e giuridici, isoleranno e
condanneranno il delinquente.
fb, 26 novembre 2014
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