Campobello di Licata (Ag) - Mandorli in contrada Musta |
C'è un detto al mio
paese, “cacari li pira”, (“cagare le pere”) che ha il
significato metaforico di “pagare fino in fondo un debito”,
pecuniario o morale che sia o, più in generale, di “espiare una
colpa”. Alla sua origine è la storiella di un contadino che
sorprende un ladruncolo a raccogliere l'ultima pera di un suo albero
di cui ha già mangiato tutti i frutti. Il contadino lo acchiappa, ma non può ottenere un
risarcimento, data l'indigenza del ghiottone; non intende tuttavia
lasciarlo libero e impunito, piuttosto gli intima di restare sul
posto: prima di andarsene dovrà, appunto, “cacari li pira”.
Di furtarelli rurali, non
di rado originati dalla fame, un tempo era ricca l'aneddotica locale,
come non mancavano immagini di grandi o medi proprietari (burgisi)
ringhiosi, attaccatissimi alla "roba",
capaci di prendere a fucilate un poveretto per il furto di una
pesca. Di questo archetipo nei paesi non mancavano le incarnazioni
presenti, i cui atti e motti diventavano spesso oggetto di barzelletta. Ma
neppure i più avari, i più gelosi della proprietà osavano
sottrarsi ad alcune consuetudini dettate da umana solidarietà e
cristiana carità. Per esempio, a conclusione del raccolto, si
permetteva ai membri delle famiglie più povere di raccogliere ciò
che era rimasto nel campo, “spigolatura” che non riguardava solo i campi coltivati a grano, ma investiva i terreni
alberati, i mandorleti soprattutto.
Al mio paese questa attività di
recupero si chiamava gracioppa
e graciuppari
erano
chiamati quelli che la praticavano, uomini, ragazzi, ragazze, più
raramente donne fatte.
Non
mancava però chi approfittava di questa consuetudine e visitava i
mandorleti incustoditi prima della loro bacchiatura (metonimicamente,
si usava e si usa il verbo scutulari
o
anche schitulari,
bacchiare, per indicare tutta l'attività di raccolta), alleggerendo
gli alberi del loro carico. Fari
gracioppa 'nni lu carricatu
si diceva e l'espressione si usava anche metaforicamente per indicare
chi sfruttava a proprio comodo l'altrui disponibilità e benevolenza.
Il modo di dire faceva il paio con l'altro pigliarisi
la manu cu tuttu lu vrazzu (o
grazzu),
detto di chi approfittava della mano di aiuto offertagli, con una
piccola differenza di significato: la gracioppa
sui mandorli carichi sottolineava l'improntitudine, la presa del
braccio insieme alla mano l'ingratitudine.
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