30.9.09

Si vergogni monsignore. La battaglia delle idee (micropolis settembre 2009)


La cosiddetta “scuola” estiva di Gubbio, fondata nel 2002 dal prete Baget Bozzo per i quadri locali di Forza Italia, ora guidata con mano ferma e voce tremula dall’ex comunista Bondi ed estesa a tutto il Pdl, è sempre stata più che una scuola un “evento”. La “tre giorni” eugubina è stata ora sede del tentativo di dare al berlusconismo una base culturale e ideologica, ora degli annunci più o meno spettacolari del Cavaliere.
Quest’anno, il giovedì 10, primo dì del triduo, è stato dominato dalla ribellione di Fini e dai pronunciamentos anti-Fini di una serie di capataz, compresi alcuni di provenienza An. Il venerdì, animato dai deliri goebbelsiani del ministro Brunetta, ha trovato il clou nel gioco delle parti tra Schifani e Alfano, con il primo a vituperare i magistrati antimafia che “riesumerebbero” storie dei primi anni Novanta per mettere in mezzo Berlusconi e il secondo a dichiarare fiducia nella magistratura e a promettere più efficaci misure contro la criminalità organizzata. Sabato si aspettava Berlusconi, di persona o in teleconferenza, ma, impegnato a preparare l’imminente show de l’Aquila, ha preferito di no. Rimaneva in programma un confronto cui Bondi teneva molto, quello tra un monsignore, il telegenico vescovo Fisichella, rettore dell’Università lateranense, e un ministro, Tremonti, l’unico - ci pare - di un qualche spessore culturale nell’entourage berlusconiano. Ed era tema del dibattito la Caritas in veritate, l’enciclica sociale del papa tedesco. Ma il sistema mediatico ha dedicato poca o punta attenzione alla cosa, deluso dall’assenza di Berlusconi e dalla mancanza di toni forti.
In verità, per chi ascolti senza pregiudizio la registrazione dell’incontro (link nel titolo), ben altre potrebbero essere le ragioni di delusione. Tremonti, perlomeno, riciclando le trovate del suo libro sul coraggio e la paura e confrontandosi con due temi dell’enciclica, solidarietà e sussidiarietà, ha svolto con diligenza il compitino; Fisichella neanche quello. Ha occupato gran parte del tempo per spiegare ai quadri Pdl il ruolo sociale e pubblico della religione. La Chiesa – ha detto - in questa “emergenza etica” non è solo da ascoltare, ma da “interpellare”, perché “esperta in umanità”, garante della morale cristiana, e, ancora di più, interprete autorizzata dell’etica universale, frutto dall’umana ragione. Quando è passato ai contenuti non ha trovato niente di meglio che la bioetica, indicata come grande “questione sociale”, perché relativa alla persona umana considerata nella sua “verità” soprattutto nella fase iniziale della vita e nell’ora della morte.
Tuttavia il peggio di Fisichella non sta in quello che ha detto, abbastanza risaputo, ma in quel che non ha osato dire. La Chiesa è “coscienza critica” – aveva affermato – ma lui non ha trovato una parola di critica sul profilo etico dei berlusconiani. Non ci riferiamo alle avventure galanti del Cavaliere. Il monsignore ha fatto benissimo a non rammentarle neanche per allusione: le frequentazioni di Berlusconi nel loro aspetto privato, non sono fatti suoi; sotto il profilo pubblico (la sicurezza di uno stato laico e sovrano il cui primo ministro è ricattabile) non sono fatti di cui debba occuparsi un dignitario del Vaticano. Ci riferiamo piuttosto ai disgraziati che questo governo respinge e a quelli che lascia annegare, alla sua inazione verso una crisi che ricaccia nella miseria centinaia di migliaia di famiglie, all’intolleranza che alimenta verso gli “ultimi” e i diversi, migranti, drogati, omosessuali. Di fronte a questo quotidiano spettacolo di immoralità fornito dal governo l’unica carità che il vescovo ha saputo suggerire è stata: “Non bisogna parcheggiare in seconda fila perché gli altri non potrebbero uscire”; l’unica verità che ha saputo proclamare è stata: “Da un embrione umano non nasce un maialino”.
Si vergogni monsignore.

1 commento:

Opinione Libera ha detto...

Articolo interessante, come il blog in generale a cui ho dato un occhiata e che seguirò con interesse.
Anche io ho un blog che tratta di temi politici e di società, al secondo giorno di vita. Le lascio il link nel caso voglia visitarlo e spero di leggere i suoi commenti, che potrebbero essere interessanti dibattiti sui temi trattati. http://opionelibera.blogspot.com/

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