Ché, se arrivasse la botta, lui è deciso ad andare sul colle e a cantargliele senza peli sulla lingua, con o senza la chitarra di Apicella, a quegli stronzi dei comunisti e al loro comandante in capo: "A furia di ripetere che i rossi controllano qui, controllano là, ci avevo creduto anch'io. E invece non controllate neanche voi stessi. Siete il niente mescolato con nessuno. Tornate nelle tane, puzzole. Se ho da mettermi d'accordo direttamente con gli ermellini".
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