Questo gioco è così
stupido che più stupido non si può.
Inoltre ricalca
spudoratamente una trovata di Campanile. Ma lasciamoci divertire.
Dunque, si prende un proverbio, un titolo, una frase celebre, e si
cerca di deformarlo, possibilmente con una variazione minima come una
sostituzione di vocale, ma in modo che potrebbe avere un significato,
anche se non sappiamo ancora quale.
Poi si costruisce una
storia della quale la frase corretta potrebbe essere il titolo e la
morale, acquistando una sublime pienezza di senso. Per esempio, se mi
propongo di dar senso a "salvare capra e tavoli", debbo
immaginare la storia di un mobiliere, che tiene una capra come
animale domestico, e che nel corso di un incendio deve decidere se
salvare l' animale o i propri mobili, e poi ha una idea geniale
grazie alla quale riesce a salvare entrambi. Negli esempi che
seguono, per ragioni retoriche, inverto le frasi, e prima racconto la
storia, poi ne fornisco la definizione. (U.E.)
In
un film di Hitchcock, Cary Grant si trova sul lago Maggiore,
inseguito da una spia russa. In una drammatica sequenza raggiunge la
statua del San Carlone e sale sino alla testa, dove però la spia lo
raggiunge. Segue una feroce colluttazione, e Cary Grant riesce a
spingere l' avversario nel vasto foro dell' occhio del santo e a
farlo precipitare al suolo, dove muore sfracellato. Sangue
e Arona.
Racconta
Anais Nin che un nativo di Bilbao, di gusti perversi, si reca a un
congresso sessuale dove cosparge una donna bellissima con una salsa
americana a base di aceto di grano e peperoni piccanti. Un bonzo, che
assiste alla scena, ne viene così atrocemente scosso che, per
denunciare al mondo la perversione di colui, si dà pubblicamente
fuoco sulla pubblica piazza. Basco, Tabasco e
Venere, riducon l'uomo in cenere.
Il
Murtola, notoriamente nemico di Giovan Battista Marino, invidioso del
suo bel giardino vicino a Torino, pianta davanti alla propria casa un
pino, e per anni lo cura in modo da farlo crescere alto, vigoroso e
splendente. Un giorno il Marino, mentre cavalca accanto al Duca di
Savoia, passa davanti alla casa del Murtola e prorompe in una
esclamazione di ammirazione ed incredulità per la bellezza della
pianta. È del poeta il pin la meraviglia.
Giosue Carducci, alle
fonti del Clitunno, si sente poeticamente attorniato da driadi, fauni
e ninfe boschive, e comprende che l'unica vera religione è quella
del mondo pagano. T'amo pio Giove.
Mario Calpurnio, ricco
patrizio, costituisce a proprie spese una coorte di uomini coraggiosi
e la presenta al console Manilio Torquato, sollecitandone il comando
per la imminente guerra contro i Volsci. Il console gli fa notare che
la coorte non è ancora in pieno assetto di guerra e l'esorta a
perfezionare l' opera invero meritoria. Chi la fa l'assetti.
Durante un banchetto di
nozze Maria, ricordando un precedente miracolo, avverte Gesù che è
finito il vino. Gesù fa riempire degli otri d' acqua, fa un gesto, e
poi mesce ai convitati un liquido che sembra Brunello di Montalcino.
Tutti bevono a garganella, ma poi prorompono in atroci bestemmie. Si
trattava di una soluzione di aceto e sale inglese. "Birichino,
dice Maria a Gesù, una ne fai e cento ne pensi!". La Cana
delle beffe.
Bossi si presenta al
professor Miglio e gli espone il suo progetto di liberare la
Lombardia da tutti i meridionali, per difendere la purezza della
razza. Il professore trova il suo progetto troppo estremista e gli
spiega che la ricchezza culturale ed economica della Lombardia deriva
anche da una equilibrata mescolanza di apporti etnici. Critica
della region pura.
Noto uomo politico
sudafricano propone a un amico di giocarsi a poker tutta la sua
fortuna: se vince l'uomo politico gli darà la propria moglie. Ma lo
sfidato rifiuta. Il gioco non vale la Mandela.
Il governo inglese
previene i suoi cittadini che a causa della mucche pazze, per un
certo periodo dovranno consumare solo cibi vegetariani. Cave
carnem.
Nazarinho Haroldo Coelho
de Costa e Silva, detto "Pussy", è un viado che pratica
sui navigli a Milano, ma, di rigida educazione cattolica, consente ai
clienti ogni perversione salvo la penetrazione. Lo zoccolo
puro.
Un poeta dell' Ulivo
decide di scrivere un poema epico in lode del noto produttore di
caffè sindaco di Trieste. Illyade.
Anacleta Zandron,
prostituta triestina settantenne, vuole sposare ricco commerciante
che cerca partner illibata. Informata dei miracoli della chirurgia
plastica si rivolge a noto professionista perché le reintegri
l'imene. Il chirurgo studia la situazione a lungo, ma decide che gli
organi sessuali della vecchia passeggiatrice sono irrimediabilmente
deteriorati a causa di 55 anni di uso continuato. Mona lisa.
Postilla
Il
testo è parte di un più ampio articolo da “Golem”,
pubblicato come anticipazione da “la Repubblica” il 4 ottobre
1997
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