Oscar Wilde arrivò a Palermo nell'aprile del 1900, nel corso di quello che sarebbe stato il suo ultimo viaggio in Italia.
Visitò ricorrentemente il Duomo di Monreale, ma non per il Cristo Pantocratore o per gli altri mosaici dai tanti colori, capolavori dell'arte siculo-normanna, ma per una ragione più personale, illustrata dal suo Diario, nel brevissimo brano che qui riporto e che ho ripreso da un articolo di Laura Anello su "La Stampa" dell'11 settembre ultimo scorso. (S.L.L.)
Visitò ricorrentemente il Duomo di Monreale, ma non per il Cristo Pantocratore o per gli altri mosaici dai tanti colori, capolavori dell'arte siculo-normanna, ma per una ragione più personale, illustrata dal suo Diario, nel brevissimo brano che qui riporto e che ho ripreso da un articolo di Laura Anello su "La Stampa" dell'11 settembre ultimo scorso. (S.L.L.)
Ho fatto amicizia con un giovane seminarista. Non credo che mi dimenticherà, perché ogni giorno l'ho baciato dietro l'altare maggiore.
1 commento:
Wilde non dice in quale parte del corpo abbia baciato il seminarista e considerando le cretinate dette su di lui da parecchi in quel tempo e senza aver mai dimostrato nulla di ciò che fu detto, penso proprio che a quel giovane lui abbia baciato le mani.
Non é bello spettegolare sulla gente e lo é ancor meno quando le persone non possono difendersi, essendo assenti.
Credo che il mio commento non apparirà pubblicamente, ma a me interessa lo legga Lei, Signore, affinché rifletta su qualcosa che Oscar Wilde ricordava ai suoi discepoli tutti i sacrosanti giorni quando insegnava, e lui insegnò fino a quando non dette fastidio al perbenismo di chi riesce a trovar difetti perfino ai Santi come costui, che non fece mai nulla di ciò di cui invece fu accusato e si comprenderebbe bene se i suoi preziosi scritti fossero letti con attenzione ed anche il suo stupidissimo processo .
NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VUOI ESSERE FATTO A TE STESSO!!!
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