Al suono delle catene di rame
è caduto l'albero
sul quale dormiva il pavone.
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Se la mano libera dell'indio cileno
toccasse l'argilla
cosa ne nascerebbe?
Nascerebbero brocche
perché la gente possa bere,
nascerebbero pentole
perché la gente possa mangiare,
nascerebbero otri per il vino,
nascerebbero muri,
nascerebbero piccole statue di cotto,
così belle da guardare.
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Se la mano libera dell'indio cileno
toccasse la bestia
cosa ne nascerebbe?
Nascerebbero pelli
per coprirsi nel giorno e nella notte,
e grandi tappeti morbidi
per sdraiarci
con la nostra donna,
e tamburi sui quali
battere per ballare.
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Se la mano ammanettata
dell'indio cileno
toccasse il fucile
cosa ne nascerebbe?
Nascerebbe la speranza
per tutta la povera gente
nascerebbe lo spavento
per chi ci tiene sotto,
nascerebbe fuoco e ghiaccio
per chi ci leva il sangue.
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Se la mano ammanettata
dell'indio cileno
toccasse il fucile
solo allora nascerebbe
la sua libertà,
al suono delle fucilate
comincerebbe a ricrescere
l'albero sul quale
va a dormire il pavone.
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