31.10.17

Onda corta. Lapidi e saponette (Gianni Granzotto)

 Il giornalista Gianni Granzotto, prima di diventare celebre come conduttore in Rai di memorabili “Tribune politiche” e divulgatore storico di successo, nella rubrica Onda corta raccoglieva per il “Tempo” illustrato spigolature politico-mondane, curiosità e aneddoti. Ho qui postato qualche esempio. (S.L.L.)
Gianni Granzotto (a destra) con Palmiro Togliatti, dopo la registrazione di una "Tribuna politica"

Il generale è sottile
L’11 novembre la Francia ha celebrato la vittoria della guerra 1914-18. In piazza del Trocadero ci fu una grande rivista militare, davanti a una tribuna d’onore dove avevano preso posto tutti i membri del Governo. E poiché, in questi tempi d'inflazione, tra ministri e sottosegretari, il Gabinetto è composto di una cinquantina di persone, la tribuna era letteralmente gremita di abiti neri e camicie bianche. La stessa mattina De Gaulle parlava a una riunione del Direttorio del suo partito. A un certo punto accennò alle «disgrazie e calamità» che minacciano la Francia. Lo scrittore André Malraux, che è uno dei più fedeli luogotenenti del generale, si permise di chiedergli quale differenza facesse De Gaulle tra i due termini di «disgrazia» e «calamità». E De Gaulle: « Caro Malraux, se durante la rivista di oggi la tribuna con i cinquanta ministri e sottosegretari dovesse sprofondare sotto il peso corporale del Governo, questa sarebbe una disgrazia. Ma se la folla si precipitasse in soccorso di quei ministri, invece di lasciarli alla loro sorte, questa sarebbe una calamità ».

Hollywoodiana
Charles Boyer consegnò tempo fa a un produttore di Hollywood un soggetto cinematografico, in cui svolgeva il tema della speranza nella pace. Il titolo del soggetto era The optimist, l’ottimista. Il produttore, dopo aver letto il testo, telefonò a Charles Boyer in termini entusiastici. «Mi piace molto — disse — e lo acquisto senz’altro. Soltanto, sarò costretto a cambiare il titolo. Certo, gente come voi e come me sappiamo benissimo che cosa significa optimist. Ma bisogna fare i conti con il grado di cultura del pubblico. È una cosa sconfortante. Su cento spettatori, ce ne sono almeno novanta i quali ignorano completamente che optimist è uno specialista degli occhi».

Reincarnazione
Bob Hope è stato interrogato da un giornale americano per rispondere ad una inchiesta sulla reincarnazione. Alla domanda: «In che cosa vorreste venire reincarnato?», Bob Hope ha risposto: «In una saponetta che si scioglie nel bagno di Rita Hayworth».

Lapidi.
È uscito a Parigi un opuscolo che raccoglie le epigrafi più notevoli dei cimiteri della capitale. Vi sono tipi di epigrafi romantiche, come questa sulla tomba di due sposi: «Luisa C. (1835-1867). Vieni presto a raggiungermi, amor mio!». E sotto: «Arrivo! Arrivo! Pietro C. (1831-1907)». Tra i due patetici appelli sono passati quarantanni: o la natura è crudele, o il marito non aveva fretta.
Vi sono tipi di epigrafi ingenue, come questa: «A mio marito, morto dopo un anno soltanto di matrimonio, la moglie riconoscente». j
Oppure tipi di epigrafi ironiche. «Qui giace mia moglie. Che il suo riposo — ed il mio — siano dolci». E quest’altra : «Qui giace Antonio Bonnard, che fu debitore del suo successo alla prima moglie, e della seconda moglie al suo successo».


“Tempo”, 1 dicembre 1951

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