Alcuni sostenitori del nuovo governo
sembrano infastiditi dalle critiche.
Dicono "Lasciateli lavorare. Fra
un anno o due, se è il caso, li attaccherete".
Questa del "lasciateci lavorare"
non è nuova. Era anche il "leit-motiv" dei governi
Berlusconi.
Ma noi non ci lasciavamo incantare; con
scioperi, manifestazioni e girotondi cercavamo di sabotare i progetti
che più ci parevano dannosi e in più di un caso riuscimmo
nell'intento.
Per esempio non arrivò in porto la
subordinazione dei pubblici ministeri al governo, che gravemente
avrebbe inciso sull'equilibrio di poteri.
Grazie all'iniziativa politica e alla
mobilitazione popolare non arrivarono in porto neppure una riforma
"feroce" del sistema pensionistico né l'abolizione del
reintegro dei licenziati senza giusta causa, il famoso articolo 18
dello Statuto dei Lavoratori. Ma a mettere in atto siffatti progetti,
bocciati dall'esecrazione popolare al tempo di Berlusconi, ci
pensarono, dopo, la Fornero e Matteo Renzi.
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