5.8.18

Catania. Il mistero delle terme achilliane (Francesca Capizzi)


L'imponente cattedrale di Sant'Agata a Catania nasconde un tesoro di inestimabile valore, le Terme Achilliane.
Per la ricchezza d'acqua di cui godeva la città in epoca romana furono costruiti diversi edifici termali tra i quali ancora visibili i resti di queste terme. Si estendono sotto il livello calpestabile del Duomo e della piazza fino a via Garibaldi e vi si accede tramite una porta posta sul lato destro della facciata della Cattedrale. Nei giorni dei festeggiamenti agatini, questo splendido esempio dell'arte barocca si apre agli occhi di tanti turisti e devoti della patrona di Catania, Sant'Agata, ma non tutti sanno cosa si nasconde sotto l'imponente edificio.
Quanto oggi è visitabile, è appena una piccola porzione della sua estensione. Diversi scavi occasionali hanno fatto ipotizzare il rinvenimento di tracce dell'impianto in altre parti oltre a quanto noto, facendo pensare che costituiva l'area oggi occupata dagli edifici compresi tra le piazze Duomo, Università e San Placido.
Dell'impianto originale delle Terme Achilliane si conserva una camera centrale il cui soffitto a crociere è sorretto da quattro pilastri a pianta quadrangolare. Durante il secolo scorso le terme attraversarono un periodo di decadenza. Nel 1974 furono chiuse al pubblico perché considerate insicure. Vennero riaperte dopo un restauro nel 1997 e nuovamente richiuse per problemi di allagamento. Dopo i lavori di pavimentazione di piazza Duomo, intervenuti tra il 2004 e il 2006, nel corso dei quali si è ritenuto di coprire l'impianto con una poderosa piastra d'acciaio per rinforzare l'impiantito della piazza stessa, l'edificio termale è stato nuovamente riaperto al pubblico e utilizzato come sede di eventi.
Il complesso termale di età romana, nascosto sotto la centralissima Piazza Duomo è un vero capolavoro nel cuore nevralgico della città. Anche le origini sono avvolte nel mistero. Non si sa di preciso quando venne costruito questo edificio, anche se alcuni studi hanno accertato che le terme esistessero già nel IV secolo, quando la città etnea era posta sotto il pieno controllo della Roma Imperiale. Per accedervi basta trovare la breve strettoia sul lato destro della facciata della Cattedrale di Catania. Alcuni storici, comunque, sono soliti attribuire la denominazione delle terme al nome del costruttore, o alla presenza di una statua di Achille che non è però mai stata ritrovata.
Come tanti altri siti storici della città anche le Terme Achilliane hanno dovuto fare i conti con gli eventi naturali verificatisi nella seconda metà del 1600 che misero in ginocchio tutta la Sicilia orientale. L'eruzione lavica del 1669 e il terremoto del 1693 ricoprirono totalmente l'area delle terme, che fu successivamente bonificata nel Settecento per volontà di Ignazio Paternò Castello, principe di Biscari. L'area termale ha al centro una grande vasca in marmo.
Sulle mura delle terme sono ancor oggi visibili numerosi affreschi di epoca classica raffiguranti scene di vita agreste e motivi di vite, e proprio quest'ultimo particolare pare che impressionò il pittore francese Jean Houel che nel Settecento visitò il sito credendo di trovarsi all'interno del Tempio di Bacco.

Corriere de Mezzogiorno - Corriere della sera, 24 giugno 2018

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