18.12.11

Cesare Pavese e Topolino (di B.V.)

All’inizio degli anni 30, subito dopo la poesia-racconto Mari del Sud, Cesare Pavese sogna avventure. Evasioni nelle acque lontane di Salgari. O per lo meno Parigi. Ma deve accontentarsi di fare il supplente nelle scuole. O di viaggiare attraverso i romanzi americani.
L'amico Franco Antonicelli lo fa lavorare per l'editore Frassinelli. Nel '32 traduce in due tomi Moby Dick. In venti giorni volge in italiano l'arduo Dedalus di Joyce, dettato alla sorella che batteva a macchina, ogni tanto si alzava, andava all'acquaio e si passava sulla fronte uno straccio inzuppato. Ma la proposta più eterodossa che giunge al giovane Pavese da Antonicelli ruota intorno a un topo antropomorfo, che in America riscuote successo: Mickey Mouse. La prima striscia quotidiana del personaggio disneyano è uscita negli Stati Uniti nel 1930. Nello stesso anno viene ripresa dall'Illustrazione italiana, supplemento della “Gazzetta del Popolo” diretto da Lorenzo Gigli. Si intitola Topolino nell'isola misteriosa. Antonicelli annusa la novità e cura sotto il nome di «Antony» due volumetti per Frassinelli, nel 1933, con storielle e illustrazioni originali. Alla traduzione dei testi collabora Pavese. E' un compito lieve come un bicchiere d'acqua, dopo aver sgobbato sui termini marinareschi di Melville o essersi massacrato sul 42° Parallelo di Dos Passos. Ma è anche un nutriente assaggio di mondo americano. Pavese, che si sente soffocare nell'Italia fascista, che corrisponde con il musicista Antonio Chiuminatto a Chicago, divora avidamente tutto ciò che riesce a contrabbandare d'oltreoceano, «una civiltà greve di tutto il passato del mondo e insieme giovane e innocente». Il «mito americano» è formato da Hemingway, Buster Keaton, dal jazz. E, naturalmente, anche da Topolino.

Da "La Stampa", 27 agosto 2006  

1 commento:

vincyfed ha detto...

Non sapevo di Pavese traduttore di Topolino; ma d'altra parte mi stupisce poco: la novità della cultura americana arrivata in Italia a piccole dosi sotto il Fascismo è stato proprio il mischiare elementi alti e bassi

statistiche