In una pagina delle sue memorie Casanova racconta che trovandosi a Berna, fece una sosta nei pubblici bagni. Lo servì una ragazza che egli, secondo gli usi del tempo, aveva selezionato tra le inservienti dello stabilimento. La ragazza lo denudò e poi spogliò se stessa, lo accompagnò nella vasca e lo massaggiò non rinunciando ad una espressione seria e in assoluto silenzio. A leggere Casanova la ragazza si aspettava una qualche iniziativa, ma rimase delusa. (S.L.L.)
Pur senza soffermare a lungo lo sguardo sulle forme della fanciulla, ne avevo visto abbastanza per convincermi che essa aveva tutto ciò che un uomo desidera trovare in una donna: un volto aggraziato, occhi allungati e splendenti, bocca dai denti perfetti, colorito sano, seno tondo e colmo, reni perfettamente arcuate, e il resto in proporzione.
E' vero, e lo avevo sperimentato, che le sue mani avrebbero potuto essere un tantino più morbide, ma potevo attribuirne la ruvidezza al lavoro. Inoltre la mia svizzeretta non aveva che diciotto anni, e tuttavia io ero rimasto freddo come un marmo.
A che cosa attribuirne la causa? Tale era la domanda che ponevo a me stesso.
Dalle Memorie
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